La scomunica dell´inceneritore
Rifondazione, Verdi e Comunisti: piano rifiuti sbagliato. Non si placa lo scontro in Provincia dentro la maggioranza e gli ambientalisti appoggiano il dissenso.
14 April, 2005
<b>Minacce di esposti alla magistratura e accuse alla metropoli di voler imporre le scelte
Saitta prova di nuovo a mediare: "Pronto a ascoltare tutte le diverse posizioni"
SARA STRIPPOLI </b>
Il nuovo piano rifiuti deve essere sospeso. Dopo la protesta di martedì di Comunisti, Verdi e Rifondazione che hanno abbandonato il Consiglio per contestare l´incontro ristretto fra il Comune con la sola partecipazione di Margherita e Ds, ieri sono tornate all´attacco le associazioni ambientaliste. In una conferenza stampa convocata al centro Sereno Regis, hanno ribadito la loro opposizione a un piano che definiscono costruito a «misura di Trm», la società che avrà il compito di costruire e gestire l´impianto. Un piano rifiuti che ieri Gianna Tangolo di Rifondazione ha definito «irricevibile» annunciando battaglia e che i Verdi chiedono di ripensare perché «contiene un netto cambiamento di indirizzo di carattere ideologico a favore dell´incenerimento dei rifiuti». Più morbida la posizione dei Comunisti italiani che giudicano il piano «migliorabile», chiedono più coraggio con una riduzione maggiore della quota dell´1% fissata e vincolano l´avvio dell´inceneritore al raggiungimento dell´obiettivo del 50% di differenziata.
Legambiente, Pro Natura, Italia Nostra, Movimento difesa del cittadino, Torino social forum e Forum Ambientalista minacciano di presentare un esposto e chiedono dunque il congelamento del piano lanciando l´allarme sulla posizione di dominio del Comune di Torino, sul sovradimensionamento dell´inceneritore che ritengono pericoloso perché non incentiva a puntare sulla differenziata, sulla mancata costituzione dell´associazione d´ambito che consente la partecipazione democratica di tutti i comuni. Ha spiegato Vanda Bonardo di Legambiente: «È del tutto illegittimo che la giunta provinciale abbia chiesto al Consiglio la delega per surrogare l´Associazione d´ambito. In questo modo si affida subito a Trm la costruzione degli impianti, mettendo così i sindaci di fronte al fatto compiuto».
Ieri il presidente della Provincia Antonio Saitta ha incontrato i capigruppo e i segretari dei partiti: «Ho voluto ascoltare, ci penserò su ed elaborerò un´ipotesi che tenga conto delle proposte costruttive. Farò a mia volta delle proposte per introdurre nel piano alcune precisazioni. Venerdì ho fissato un ulteriore incontro di verifica con tutti ma non intendo fermarmi, siamo ormai in emergenza. A chi si oppone dico che aver firmato l´accordo di programma significa anche aver assunto una responsabilità di governo». Il capogruppo dei Ds Stefano Esposito lancia una provocazione: «Sarei felice se qualcuno presentasse un´alternativa credibile. La quantità di rifiuti procapite è aumentata dal 1998 ad oggi, passando da 980 grammi a 1400. Dati dell´osservatorio regionale che non possono essere confutati, a meno che non si voglia creare confusione». Il messaggio del vicesindaco Marco Calgaro è secco: «Francamente sono stufo. Il percorso individuato rappresenta l´unico modo per non andare in emergenza. Inviterei tutti a tener conto del bene comune e non cedere alla tentazione di mettersi un po´ in mostra».