Trento: fallito il referendum
Chiamati a esprimersi sul nuovo inceneritore, solo il 26% degli aventi diritto hanno deciso di andare alle urne. Ma l'81% dei votanti ha detto no all'impianto
02 December, 2003
L' 81,37 per cento dei votanti si e' espresso contro la realizzazione dell' inceneritore dei rifiuti a nord di Trento, cosi' come previsto da Provincia autonoma e amministrazione comunale del capoluogo, ma il referendum consultivo indetto oggi nel capoluogo trentino non avra' nessun valore perche' non e' stato raggiunto il quorum dei votanti. Alle urne oggi a Trento erano chiamati 88.787 elettori ma a votare si sono recati solo 23.733 (26,73%) poco piu' della meta' dei 44.389 voti richiesti per convalidare il referendum. I voti a favore della realizzazione del mega impianto nell' area della discarica di Ischia Podetti sono stati 4.377 (18,63%) e i contrari 19.116 (81,37%). Le punte massime dei votanti si sono registrate a Gardolo (39,42%, con 90,84 % di no) e a Meano (36,12%, con 89,65% di no), cioè nei sobborghi che maggiormente dovrebbero sopportare - secondo gli studi degli ambientalisti - le conseguenze dell' impianto, che sara' dotato di un camino alto 100 metri e dovrebbe bruciare circa 150mila tonnellate di rifiuti all' anno. In una nota diffusa in serata la Margherita (partito di maggioranza relativa a Trento e in Trentino) afferma che il 'mancato raggiungimento del quorum' costituisce 'una importante indicazione anche riguardo la scelta dell' ubicazione dell' inceneritore'. Viene poi ricordato come il progetto di costruzione dell' impianto fosse contenuto 'anche nel programma di Lorenzo Dellai (il governatore del Trentino - ndr), che e' stato ampiamente premiato dagli elettori' nelle amministrative dello scorso 26 ottobre. Per la Margherita, raggruppamento politico di punta delle giunte di centro-sinistra che governano la Provincia autonoma e il Comune di Trento, 'oggi e' stata sconfitta ogni forma di terrorismo psicologico e di ricatto politico. Significativo da questo punto di vista - viene detto - il dato di Roncafort (la zona piu' interessata dall' impianto) dove la maggioranza dei cittadini non ha ritenuto utile andare a votare'. In effetti il referendum non e' stato molto sentito dalla popolazione trentina, sia per il disimpegno delle forze politiche di governo favorevoli all' impianto (compresi i Verdi) sia per una limitata promozione della consultazione referendaria, tanto che l' ufficio stampa del Comune di Trento non ha nemmeno diffuso i dati relativi alle percentuali di votanti durante l' arco della giornata.