Auto a gas, incentivi prosciugati salta lo sconto di 1.500 euro
Allarme dei consumatori: il caro carburanti ha provocato un boom inaspettato dei motori ecologici - da Repubblica del 24.04.2005
27 April, 2005
<b>Senza rifinanziamento i contributi riprenderanno soltanto il prossimo anno
SARA STRIPPOLI</b>
TORINO - Domeniche a piedi, circolazione a targhe alterne e, non ultimo il caro-benzina, convertono gli italiani ai motori ecologici e prosciugano gli incentivi per i motori a gas. Da maggio, quindi, niente più sconto di 1500 euro per chi acquista un´auto gpl o a metano. Sono saltate, infatti, tutte le previsioni su cui si basano gli "aiuti": nei primi tre mesi di quest´anno sono state vendute 6.084 auto verdi (benzina e metano, benzina e gpl, metano), soltanto 2.628 a gennaio, febbraio e marzo del 2004. In soli tre mesi sono state immatricolate la metà delle auto vendute lo scorso anno: 12.073.
La corsa all´acquisto di motori puliti rischia quindi di far scoppiare una guerra fra concessionari e clienti. I quali scoprono adesso - a contratto firmato, sconto incluso - che i finanziamenti sono di fatto esauriti. Il 15 aprile il ministero delle Attività Produttive ha deciso la sospensione degli incentivi per l´acquisto o la trasformazione di veicoli a metano o gpl, dichiarando di aver ormai erogato i nove decimi dei fondi a disposizione, 2.066.000 di euro. Soltanto se l´auto sarà immatricolata entro il 30 aprile, avverte, i clienti avranno diritto al contributo. L´allarme è dell´Associazione Consumatori Piemonte, che in questi giorni ha ricevuto decine di telefonate di automobilisti inviperiti. Spiega il presidente Gavino Sanna: «Un gran pasticcio, causato dall´incapacità del ministero di comunicare per tempo la scadenza. Pur avendo già firmato il contratto, molti non riusciranno ad immatricolare il veicolo entro la scadenza. Così in questi giorni le concessionarie stanno avvisando centinaia di acquirenti che dovranno pagare di tasca propria i 1.500 euro di incentivo già indicati nei contratti sottoscritti».
Nessuna nota, peraltro, è stata fornita agli utenti dal ministero. Sul sito del ministero non c´è traccia della questione. La notizia è invece riportata sul sito www.metano.it, dove viene chiarito che «se non interverranno nuovi stanziamenti, gli incentivi riprenderanno il primo gennaio 2006, come stabilito dal decreto ministeriale del 1998».
Giancarlo Soranna, il direttore della Federaicpa, l´associazione che in Confcommercio rappresenta concessionari e produttori, dice che la situazione riguarda centinaia di clienti in tutta Italia: «I concessionari hanno ricevuto l´avviso venerdì della scorsa settimana, è evidente che molte auto non potranno essere immatricolate entro il 30. Stiamo cercando una soluzione con il ministero. Non escludo però che se non ci sarà copertura per mancanza di fondi, come sembra, ciascun produttore possa trovare una via d´uscita che non comprometta il rapporto con i clienti. I quali devono però rendersi conto che non esiste alcuna responsabilità da parte di produttori e concessionari. Per il momento non è ancora stato stabilito nulla». La querelle sullo stop agli incentivi approderà dunque sulla scrivania di Claudio Scajola, nuovo ministro per le Attività Produttive. E chi si era lanciato nell´acquisto di una Multipla bi-power o di una Toyota Prius perché convinto anche dai 1500 euro promessi dal governo, oltre che dagli aumenti della benzina, adesso chiede una risposta che non sia la rinuncia cl contributo promesso