Blocchi totali e targhe alterne Smog, la Provincia all´attacco
Blocchi totali e targhe alterne Smog, la Provincia all´attacco - da Repubblica del 02.09.2005
02 September, 2005
<b>De Ruggiero "L´auto significa anche libertà Limitazioni solo in casi estremi"
Piras "Se la Regione vuole seguire il modello lombardo cambi la legge"
Prevista l´istituzione d´una rete di consulenti per le politiche di mobilità sostenibile. Controlli severi sulle industrie
Sara Strippoli</b>
O si investe e si migliora il trasporto pubblico, oppure non c´è altra soluzione: i torinesi dovranno digerire targhe alterne, domeniche a piedi, blocchi radicali in caso di superamento della soglia di allarme. E dovranno aspettarsi un giro di vite sul bollino blu. Il nuovo piano d´azione quinquennale dell´assessore provinciale alla qualità dell´aria Dorino Piras è pronto e non prevede sconti. Una direzione diversa da quella indicata dall´assessore regionale all´ambiente Nicola De Ruggiero, che a metà agosto aveva detto di essere contrario alle targhe alterne giudicate una limitazione alla libertà individuale.
Una proposta articolata in trenta pagine ancora da sottoporre ai Comuni, con i quali nei prossimi giorni cominceranno gli incontri. Con una importante novità di metodo: fissati gli obiettivi di riduzione delle emissioni, ciascun comune potrà seguire percorsi differenti per il loro raggiungimento, tenendo conto dei provvedimenti già adottati e delle esigenze particolari. In caso di superamento delle soglie di allarme - per il biossido di azoto 400 microgrammi su tre ore consecutive in un´area di almeno 100 km quadrati; biossido di zolfo 500 mg/m3; ozono 240 mg/m3 misurati sempre su tre ore consecutive - i provvedimenti saranno decisi, in stretta applicazione delle norme di legge: blocco totale del traffico privato, chiusura di tutte le scuole, riduzione dei gradi di riscaldamento negli ambienti e negli uffici pubblici, edifici commerciali, imprese, case private, riduzione delle emissioni degli impianti produttivi. Se la situazione di allarme dovesse prolungarsi per tre giorni consecutivi, ai Comuni si chiederà la chiusura di tutti gli insediamenti e impianti non essenziali e l´ulteriore riduzione delle emissioni degli impianti termici per il riscaldamento ambientale. Pronto anche il calendario delle targhe alterne: partenza il mercoledì e giovedì 19 e 20 ottobre (eccezioni la celebrazione dei defunti il 2 novembre e la festa dell´Immacolata l´8 dicembre) e frequenza bisettimanale fino al giovedì 26 gennaio. Poi scatteranno tutte le disposizioni per le Olimpiadi che dovranno tener conto delle inevitabili riduzioni del traffico e dei problemi legati alla sicurezza. Il piano d´azione dell´assessore alla qualità dell´aria prevede anche le domeniche di blocco, con un´ipotesi di indicare la terza domenica di ogni mese per evitare inutili confusioni ai cittadini. Tre date fino ai Giochi del 2006: il 20 novembre, il 18 dicembre e il 15 gennaio con orario 10-18. Le date tuttavia potrebbero cambiare per condividere e coordinare gli interventi con le altre aree critiche della pianura padana.
«Non siamo in alcun modo in polemica con l´assessore regionale all´ambiente con il quale collaboriamo - spiega Dorino Piras - se la Regione punta a una modifica della legge per seguire un modello simile a quello lombardo siamo felici che siano loro a disporre il piano d´azione. Ma al momento le competenze sono della Provincia. La mobilità attuale è insostenibile e sono convinto che non ci sia alternativa al miglioramento del trasporto pubblico. A queste condizioni le targhe alterne sono un sacrificio che devo chiedere, anche se sono consapevole che possano essere giudicate impopolari».
Il piano d´azione studiato dall´assessore alla qualità dell´aria prevede di istituire una rete di mobility manager, il cui compito sarà attuare e promuovere politiche di mobilità sostenibile. Anche la Provincia indicherà il suo manager aziendale che svolga funzione di coordinamento. Controlli severi sulle emissioni industriali e norme più severe per i regolamenti edilizi comunali, con l´impegno di tutti i comuni ad inserire misure di contenimento energetico e di miglioramento dell´efficienza. Maggiore vigilanza anche sul rendimento energetico degli impianti termici con raccolta di dati sulla tipologia degli impianti installati e combustibile utilizzato, diffusione del teleriscaldamento e numero dei controlli svolti. Sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale e promozione di veicoli a basso impatto ambientale.