Domeniche a piedi, Frosinone risponde ai commercianti:
Il Comune di Frosinone replica così alle proteste dei commercianti contro le domeniche ecologiche (la prossima il 10 marzo): "Le domeniche a piedi sono atti dovuti, che non potevano non essere presi, in quanto imposti da una legge regionale. Il Comune non aveva possibilità di scelta, né margini discrezionali sulle modalità di svolgimento delle giornate ecologiche"
19 February, 2013
“Il sindaco è la massima autorità sanitaria comunale e in quanto tale ha il dovere di prendere tutti quei provvedimenti finalizzati alla tutela della salute dei cittadini di Frosinone. Inoltre, nel territorio della regione Lazio, è vigente un “Piano di risanamento della qualità dell’aria” (approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 66 del 10-12-2009) che obbliga i sindaci ad adottare misure come il blocco del traffico, la circolazione a targhe alterne e ogni altro provvedimento emergenziale in tutti i casi di superamento dei limiti previsti dalla legge di concentrazione degli inquinanti in atmosfera.
Nella nostra città, per una serie di concause (traffico, panerai luminor 1950 10 days gmt replica scarichi industriali e civili, conformazione del territorio che non favorisce il ricambio dell’aria) c’è un problema serio di concentrazione delle polveri sottili (pm10) dannose per la salute, tant’è che si sta lavorando senza sosta per trovare soluzioni strutturali e a lungo termine per il risanamento dell’aria. Nell’immediato, tuttavia, sono stati adottati i provvedimenti del blocco del traffico e altre misure, che sono atti dovuti, che non potevano non essere presi, in quanto imposti da una legge regionale.
Più nello specifico, l’articolo 23 del “Piano per il risanamento della qualità dell’aria”, rubricato con la dicitura “Ulteriori provvedimenti da adottarsi nel comune di Frosinone”, al comma 3 prevede che “Dalla data di entrata in vigore del presente atto, per almeno quattro domeniche, comprese nel periodo da novembre a marzo, è vietata la circolazione dei mezzi ad uso privato dalle ore 8.00 alla 18.00 nel territorio del centro urbano, come delimitato con atto del Comune. Il Comune di Frosinone definisce il calendario delle domeniche con divieto di circolazione, dandone comunicazione alla popolazione”.
Sulla motivazione per cui non è stata prevista una fascia di interruzione intermedia del blocco, dunque, è sempre il piano regionale a dare la risposta. Nell’allegato relativo alle osservazioni, nella parte specifica del Comune di Frosinone, su una richiesta di limitazioni soltanto in determinate fasce orarie, la Regione ha risposto che “le modifiche richieste alle misure previste dal Piano determinerebbero un’insufficiente riduzione delle emissioni ai fini del raggiungimento degli obiettivi di rispetto dei limiti di legge per le concentrazioni inquinanti in atmosfera”.
Relativamente alle presunte lamentele di alcuni commercianti non meglio specificati, è vero, invece, che tanti esercenti hanno apprezzato il provvedimento, avendone inteso in pieno lo spirito, ovvero che le giornate ecologiche non hanno scopo sanzionatorio, ma sono a tutela della salute e vogliono promuovere anche la sensibilità verso un trasporto più razionale e sostenibile. Ricapitolando: il Comune non aveva possibilità di scelta, né margini discrezionali sulle modalità di svolgimento delle giornate ecologiche per cui, come previsto dalla legge regionale, nei comuni come Frosinone che hanno problemi di alta concentrazione di polveri sottili, da novembre a marzo devono essere indette quattro domeniche ecologiche e il blocco della circolazione deve coprire la fascia oraria dalle 8 alle 18 senza interruzioni. Dura lex, sed lex".
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