Riduzione rifiuti del 25% e differenziata al 70%: gli obiettivi al 2020 dell'Emilia-Romagna
La giunta regionale dell'Emilia Romagna su proposta dell'assessore all'Ambiente, Sabrina Freda, ha approvato il documento preliminare del Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr)
04 April, 2013
Ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, raggiungere il 70% di raccolta differenziata, riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, dare priorita' al recupero di materia rispetto al recupero di energia, e minimizzare lo smaltimento a cominciare dal conferimento in discarica. Sono questi i principali obiettivi che l'Emilia Romagna dovrà raggiungere entro il 2020, secondo quanto previsto dal documento preliminare del Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), approvato dalla giunta Errani su proposta dell'assessore all'Ambiente e alla Riqualificazione urbana Sabrina Freda. Si tratta dell'atto fondamentale che delinea la struttura portante del nuovo Piano e che avvia la procedura di confronto con l'assemblea legislativa, con gli enti territoriali, le associazioni e tutti i portatori di interesse. L'approvazione definitiva del Piano è prevista entro il 12 dicembre di quest'anno. "Il Piano deve individuare strategie per il contenimento della produzione di rifiuti alla fonte - spiega Freda - e significa trovare soluzioni per prolungare la vita dei prodotti e incentivare processi di produzione con meno sprechi, puntando quindi su un diverso modello di sviluppo che superi la cosiddetta societa' dei consumi, che ha mostrato tutti i suoi limiti, e assuma invece come motore la sostenibilità". Scopo ultimo, rimarca Freda, "è dunque fare dell'Emilia Romagna un avamposto della cosiddetta 'Clean economy', che punta sullo sviluppo di innovative tecnologie a impatto zero, in grado di trasformare i rifiuti in risorsa superando la logica dello smaltimento".