Inquinamento e cancro infantile: un nuovo studio USA analizza il nesso per le forme di tumore più rare
Uno studio della University of California analizza il nesso tra l'aumento dell'esposizione all'inquinamento da traffico durante la gravidanza e la maggiore incidenza di particoalri forme di cancro infantile
10 April, 2013
Uno studio della University of California analizza il nesso tra l'aumento dell'esposizione all'inquinamento da traffico durante la gravidanza e la maggiore incidenza della leucemia linfoblastica acuta e di altre due rare forme di cancro infantile. Il rapporto è stato presentato a Washington nel corso del meeting annuale dell'AACR (American Association for Acncer research).
"Abbiamo deciso di intrprendere questo studio perché ci siamo resi conto che c'è una grande disparità nella conoscenza che abbiamo sulle cause che generano il cancro negli adulti e nei bambini - ha spiegatoato Julia Heck, ricercatrice del Department of Epidemiology dell'Università, presentandfo il lavoro svolto -
Di queste ultime sappiamo ancora troppo poco. Ci siamo focalizzati sui fattori di esposizione durante la gravidanza, perché il feto è estremamente vulnerabile agli agenti esterni, e oltretutto sappiamo che alcune forme di tumore infantile si generano proprio nell'utero".
Gli scienziati hanno analizzato dati provenienti da 3.950 bambini inclusi nel California Cancer Registry e nati fra il 1998 e il 2007, monitorando la quantità di emissioni da traffico generate attorno all'abitazione della madre ogni tre mesi, dall'inizio della gravidanza fino a tutto il primo anno di vita del bambino.
I risultati hanno mostrato che ad ogni incremento dell'esposizione all'inquinamento dovuto al traffico corrispondeva un aumento del rischio del bambino di contrarre la leucemia acuta linfoblastica (+4%), il tumore alle cellule germinali (+17%) e la retinoblastoma (+14%).
"Questo è il primo studio che mette in relazione l'inquinamento atmosferico con le forme più rare di cancro infantile e va assolutamente ripetuto e replicato in altri Paesi - ha commentato la ricercatrice a capo del progetto - Sarebbe interessante capire se questo aumento delle possibilità di contrarre queste forme tumorali sia determinato da un particolare inquinante, per esempio il benzene o gli idrocarburi aromatici policiclici. Ancora non siamo in grado di dirlo".