Milano. A2a separa gli impianti dalle attività di Amsa
Si dimette la presidente Sonia Cantoni. La decisione di lasciare è arrivata dopo l'ultima riunione del cda di A2a che ha dato il via libera alla riorganizzazione della filiera ambientale con lo scorporamento degli impianti dalle attività di Amsa. E in generale in Italia sull'opportunità di separare la gestione degli impianti dalle attività di raccolta rifiuti le posisioni sono diverse
19 April, 2013
Sonia Cantoni si è dimessa dalla guida di Amsa. La decisione di lasciare è arrivata dopo l'ultima riunione del Consiglio di amministrazione di A2a (che controlla Amsa) che ha dato l'ok al piano industriale che dovrebbe portare alla riorganizzazione della filiera ambientale con lo scorporamento delle attività di Amsa. Alla società di Via Olgettina rimarrebbero solo la gestione della raccolta rifiuti e la pulizia delle strade. Gli impianti (Silla 2, Gerenzano, Muggiano, Maserati light) dovrebbero confluire in una nuova società sempre controllata da A2a, A2a Ambiente, che nascerà a luglio. Il cda di A2a ha approvato il piano all’unanimità con la sola astensione di Sonia Cantoni. A2a ha fatto sapere che «la presidente si è astenuta perché non si è ritenuta in grado di condividere l’operazione. Al termine del consiglio la presidente ha comunicato le proprie dimissioni con la stessa motivazione».
La decisione di Sonia Cantoni non è una scelta isolata. I sindacati avevano già espresso perplessità sul nuovo piano industriale di A2a. Perplesso anche il presidente della commissione Ambiente del Comune, Carlo Monguzzi: «A2a dovrebbe ragionare con i lavoratori di Amsa modificando il piano che non va bene. Dobbiamo far tornare il presidente al suo posto». Legambiente critica Palazzo Marino: «pessimo segnale questo disinteresse su Amsa».
Sull'opportunità di separare la gestione degli impianti dalle attività di raccolta rifiuti e igiene urbana le posizioni sono diverse. L'argomento è anche inserito nella recente proposta di Legge Rifiuti Zero (la cui raccolta firme è partita recentemente). L'articolo 13 della proposta di legge (“Incompatibilità fra gestione della raccolta, gestione dello smaltimento e gestione del riciclo”) recita: il comma 1 stabilisce il principio di netta separazione in ogni territorio dei ruoli tra soggetti pubblici gestori della fasi di raccolta e gli attuali soggetti privati gestori proprietari di impianti di smaltimento, sotto forma di qualsiasi collegamento societario. La separazione si rende necessaria perché finora si è verificato che la gestione unica ha fatto sì che la fase della raccolta fosse finalizzata dal gestore ad assicurare il pieno utilizzo degli impianti di discarica e incenerimento, mettendo pertanto in subordine la riduzione, il riuso e il riciclo. Tale disposizione è concepita in stretta connessione con le previsioni del successivi art. 16, 18 e 24, che costituiscono la traduzione normativa del risultato referendario in tema di servizi pubblici locali cosi come ribadito dalla Corte costituzionale, in cui, oltre a distinguere quali fasi della gestione dei rifiuti debbano essere di pertinenza pubblica esclusiva e quali possono essere demandate anche al mercato, quali fasi debbano essere separate fra loro per eliminare conflitti di interesse, vengono anche precisati i ruoli e i compiti dei consorzi nazionali obbligatori, gli spazi che possono essere ricoperti dal volontariato e dalle cooperative sociali, e gli strumenti di gestione in mano alle pubbliche amministrazioni.
Il comma 2 prevede espressamente la crescita di soggetti industriali territoriali pubblici, privati e collettivi operanti in un sistema parallelo al CONAI, con utilizzo di impianti e nuove tecnologie a basso impatto ambientale.
Il comma 3 assegna definitivamente alle Amm.ni Comunali la gestione sul servizio di raccolta dei rifiuti che, pertanto, sono i titolari delle scelte di gestione, nonché garanti del rispetto di precauzione in merito alla tutela dell'ambiente e della salute, garantendo forme di gestione partecipata permanenti delle comunità locali.
Il comma 5 dispone la realizzazione di centri di ricerca e analisi finalizzati alla riprogettazione dei beni ai fini del riciclo, presso ogni impianto di smaltimento.
Inceneritori, l'Amsa nella bufera: la presidente Cantoni si dimette - da La Repubblica.it del 19.04.2013
Amsa. Pisapia: "Mi auguro Sonia Cantoni ci ripensi" - comunicato stampa del Comune di Milano del 18.04.2013