Incentivi all'inceneritore di Parma: la notizia del mancato riconoscimento. Le precisazioni di Iren Ambiente
Il 3 giugno è emersa la notizia che lo scorso febbraio il Gse (Gestore Servizi Energetici) non ha riconosciuto l'inceneritore di Parma tra gli impianti qualificati a ricevere gli incentivi (certificati verdi). Iren Ambiente ad Eco dalle Città: «E' stata inviata nuova documentazione per completare la richiesta. Il Gse la sta riesaminando. Il ricorso è a scopo precauzionale»
04 June, 2013
Il 25 febbraio 2013 il Gse ha espresso parere negativo alla qualifica del termovalorizzatore di Parma di "impianto alimentato da fonti rinnovabili (Iafr)" per l'ottenimento dei certificati ambientali (e dei conseguenti incentivi che ammonterebbero a 4,5 milioni di euro all'anno). Il 17 maggio scorso invece Iren ha presentato ricorso al Tar del Lazio.
La notizia pubblicata dall'agenzia Dire
La notizia è emersa solo il 3 giugno con la pubblicazione di un lancio Dire che pubblichiamo su gentile concessione dell'agenzia:
(DIRE) Parma, 3 giu. - Una nuova tegola cade su Iren per l'inceneritore di Ugozzolo alle porte di Parma. Dopo le indagini pendenti della magistratura sull'iter autorizzativo dell'impianto, e i rilievi di Comune e Provincia alle prove di combustione (sollevati il 5 e il 24 maggio) che hanno portato ad una momentanea sospensione delle attivita', ad essere messi in discussione sono ora gli incentivi statali di cui l'azienda ha fatto richiesta per il termovalorizzatore. La vicenda, estremamente intricata sotto il profilo legale, ha un punto fermo nel ricorso presentato il 17 maggio scorso da Iren al Tar del Lazio contro la Provincia di Parma e il Gestore dei Servizi Energetici Gse spa, societa' con socio unico nel Ministero dell'Economia e delle Finanze che, tra le altre attivita', "valuta e certifica i risparmi conseguiti dai progetti di efficienza energetica nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi, anche noti come 'Titoli di Efficienza Energetica' (Tee), e promuove la produzione di energia termica da fonti rinnovabili (Conto Termico)".
L'istanza rivolta dalla multiutility ai giudici amministrativi e' infatti volta a far annullare una nota del 25 febbraio 2013 con cui Gse ha espresso parere negativo alla qualifica del termovalorizzatore di Parma di "impianto alimentato da fonti rinnovabili (Iafr)" ai sensi del decreto del ministero dello Sviluppo economico del 18 dicembre 2008 che disciplina la materia dei certificati ambientali. Iren, da quanto emerge dal ricorso, avrebbe chiesto di qualificare l'impianto di Ugozzolo come "impianto ibrido termoelettrico con una potenza nominale media annua pari a 17,32 Megawatt". Per il momento i giudici del Tar del Lazio non hanno fissato alcuna udienza. Resta invece da sciogliere il nodo se gli eventuali incentivi siano stati gia' conteggiati da Iren nel piano economico del termovalorizzatore e come, qualora le risorse derivanti non dovessero arrivare, verranno compensate.
Le precisazioni di Iren Ambiente
«Il Gse che si occupa della classificazione degli impianti - ha fatto sapere Iren Ambiente ad Eco dalle Città - dialoga con l'amministrazione provinciale. Lo scorso febbraio il Gse ha ritenuto di non aver ricevuto tutti i chiarimenti necessari per riconoscere l'impianto nella classificazione. E' stata inviata nuova documentazione per completare la richiesta. Il ricorso - ha spiegato Iren Ambiente - è stato fatto in via precauzionale vista la scadenza dei termini (successivamente non sarebbe stato possibile farlo). Tuttavia la richiesta sta andando avanti. Il Gse la sta riesaminando e confidiamo che verrà riconosciuta».
Inceneritore, stop agli incentivi verdi. Un nuovo ostacolo per Iren - da Il Fattoquotidiano.it del 03.06.2013