Gerbido, biomonitoraggi sulla popolazione e rassegna
Presentato a palazzo Cisterna i dettagli delle analisi preventive legate alla salute della popolazione residente e non nella zona intorno al Gerbido. Saitta: "Provincia di Torino aveva prescritto già nel 2006 analisi preventive: i prelivi partono domani, si chiamano SPOTT"
05 June, 2013
“Le avevamo indicate tra le prescrizioni obbligatorie già nel 2006, rilasciando come Provincia di Torino l’autorizzazione a costruire il termovalorizzatore: oggi controlliamo che vengano svolte prima dell’avvio a regime dell’impianto. Un impegno assunto con il territorio, che viene mantenuto”: il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha presentato a palazzo Cisterna i dettagli delle analisi preventive legate alla salute della popolazione residente e non nella zona intorno al Gerbido.
“Ci tengo a sottolineare che siamo il primo e finora unico caso italiano in cui lo studio sulla salute della popolazione parte prima che l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti entri in funzione” ha sottolineato Saitta, ricordando che le analisi affidate alle ASL TO1 e TO3 e all’Arpa Piemonte prenderanno il via domani giovedì 6 giugno ed avranno la durata di diversi anni, a seconda delle singole parti del programma che ha preso il nome di SPOTT.
La Provincia di Torino contribuisce anche con una quota di 200mila euro al pagamento delle analisi che comprendono tra l’altro il monitoraggio epidemiologico sulla popolazione residente e non nella zona, con particolare attenzione ai sottogruppi più sensibili (anziani, malati, bambini) ma anche lo studio sui lavoratori dello stabilimento, con sorveglianza regolare sullo stato di salute e sull’andamento dei rischi occupazionali.
Saitta ha infine ricordato che la Provincia di Torino, d’intesa con il Comitato locale di controllo, ha anche affiancato ai medici ed epidemiologi della sanità pubblica un Comitato tecnico scientifico composto da tre membri di comprovata esperienza a livello nazionale, che prestano la loro opera gratuitamente: sono il Prof. Benedetto Terracini, la dott. Silvia Candela e il dott. Francesco Forastiere.
Sul sito www.provincia.torino.gov.it le slides tecniche predisposte dalla dott.ssa Antonella Bena, coordinatore del progetto SPOTT
Nel corso della presentazione il presidente della Provincia Saitta ha dettagliato i costi del piano di monitoraggio. Il primo anno di screening ha un costo previsto di 800 mila euro, dei quali 600 mila sono a carico di TRM. La previsione di spesa per i 5 anni di durata complessiva del monitoraggio ammonta invece a 2 milioni di euro (ndr).
Rassegna stampa
Gerbido, primi controlli e qualche sforamento. Saitta promette:“Si scoprissero danni per la popolazione, blocchiamo tutto” - da La Repubblica del 06.06.2013
L’inceneritore passa il primo esame sull’inquinamento. “La qualità dell’aria al Gerbido non è peggiorata” - da La Stampa del 06.06.2013
Saitta: al primo dato fuori norma siamo pronti a spegnere subito l’impianto - da La Stampa del 06.06.2013
"Il Progetto di sorveglianza sanitaria della popolazione una costosissima foglia di fico!" - comunicato stampa del Coordinamento No Inceneritore Rifiuti Zero Torino del 06.06.2013