Piemonte, un ordine del giorno impegna la Regione contro gli sprechi alimentari
Il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno per sostenere i progetti Last Minute Market e le iniziative per ridurre gli sprechi di cibo in Piemonte. Prevista anche l'adesione all'iniziativa europea "Un anno contro lo spreco 2013"
13 June, 2013
Il Consiglio Regionale del Piemonte, su proposta del consigliere Davide Bono del Movimento 5 Stelle, ha approvato un ordine del giorno per sostenere i progetti Last Minute Market e le iniziative per ridurre gli sprechi di cibo in Piemonte. Secondo un recente studio della Commissione Europea finisce nella spazzatura d'Europa quasi la metà del cibo acquistato, ovvero 179 chilogrammi pro-capite l'anno mentre, a livello domestico in Italia, si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Da un punto di vista economico, per una famiglia italiana, lo sperpero alimentare significa una perdita di 1.693 euro l'anno.
Nel 1998 è nata come “spin off” dell'Università di Bologna, l'iniziativa Last Minute Market, prima come attività di ricerca e dal 2003 come realtà imprenditoriale che opera su tutto il territorio nazionale, sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili ad esempio perché prossimi alla scadenza) a favore di enti caritativi: su tutti cibi e farmaci.
A dimostrazione di come si stia diffondendo una maggiore sensibilità rispetto al tema dello spreco alimentare c'è stato anche il recente successo a Torino dell'iniziativa Eating city del 2 giugno, organizzata da Risteco, in collaborazione con, tra gli altri, Last Minute Market.
L'ordine del giorno approvato chiede alla Regione Piemonte di impegnarsi ad aderire alla dichiarazione contro lo spreco di cibo di Last Minute Market e ad aderire all'iniziativa europea "Un anno contro lo spreco 2013". Inoltre la Regione si impegna ad implementare la strategia Last Minute Market (anche per i farmaci in scadenza tramite accordi con le ASR), a promuovere l'iniziativa Zero Avanzi nei ristoranti e un'adeguata campagna informativa istituzionale.