Quanti condizionatori ci sono a Torino?
Dopo la tromba d’aria di lunedì e le temperature più accettabili di questi giorni l’anticiclone africano tornerà a farsi sentire nel fine settimana anche a Torino. Ma i torinesi come affrontano la canicola nelle loro case? Condizionatore o ventilatore?
30 July, 2013
Lorenzo Marinone
Solo una breve tregua con Caronte. Dopo la tromba d’aria di lunedì e le temperature più accettabili di questi giorni l’anticiclone africano tornerà a farsi sentire anche a Torino. “A partire da giovedì e con apice nel week-end prossimo – si legge su 3bmeteo.com –, le temperature andranno ampiamente sopra le medie del periodo soprattutto al Centro Nord dove si tornerà a boccheggiare”. Ma i torinesi come affrontano la canicola nelle loro case? Condizionatore o ventilatore?
In assenza di statistiche e dati ufficiali sulle strategie di difesa dal caldo abbiamo svolto un’indagine informale fra i lavoratori di un call center della città. Non un “campione rappresentativo della popolazione” attendibile secondo standard scientifici, ma comunque rilevante. Le risposte infatti forniscono un’indicazione precisa: sono in netto vantaggio le soluzioni fai-da-te, a costo zero.
Dei 20 interpellati soltanto due dichiarano di possedere e utilizzare il condizionatore. Cinque preferiscono invece il ventilatore, mentre i restanti – più della metà – si arrangiano altrimenti e, se possiedono un ventilatore, ne fanno un uso estremamente sporadico. Finestre aperte per creare corrente, imposte socchiuse per mantenere più freschi gli ambienti sono le soluzioni più comuni. C’è anche chi sfrutta l’innata capacità dei propri gatti di scovare gli angoli con le condizioni climatiche migliori. La situazione non cambia significativamente anche quando la domanda riguarda i genitori degli intervistati: il ventilatore batte il condizionatore 15 a 5. Nella fascia d’età più sensibile alle alte temperature uno su quattro preferisce dotarsi di un impianto di climatizzazione. Una scelta che probabilmente si accompagna anche a una maggiore disponibilità economica, ma che in ogni caso non sconvolge il quadro generale tracciato dal sondaggio.
Avversione per l’aria condizionata o decisione dettata dal portafoglio? In questo caso le risposte si equivalgono. Metà degli interpellati ritiene che il clima di Torino non giustifichi, con poche settimane di caldo estremo all’anno, l’installazione del condizionatore. L’altra metà invece non disdegnerebbe il fresco assicurato ma si ferma di fronte all’entità della spesa e del consumo energetico che dovrebbe sostenere. Non si tratta infatti di una differenza di poco conto: con una media di 700 watt l’ora, il condizionatore consuma 14 volte di più del ventilatore.
Ragioni economiche confermate anche da chi questi apparecchi li vende. Il fattore crisi sembra rendere secondaria qualsiasi valutazione sul clima. Le vendite calano per tutti i prodotti: questo vale per gli impianti più onerosi ma anche per i più economici ventilatori. Calo generalizzato in quanto in linea con la diminuzione del volume di acquisti di tutti gli altri tipi di elettrodomestici.