Parcheggio pertinenziale in corso Marconi, la protesta dei residenti va avanti
Sabato 5 ottobre nuovo sit-in di protesta del Comitato Salviamo corso Marconi contro il progetto del Comune di realizzare nello storico viale alberato un parcheggio interrato con 240 box pertinenziali. Un'azione per opporsi alla svendita del territorio, salvaguardare l'alberata secolare e chiedere un reale coinvolgimento dei cittadini e una riqualificazione veramente condivisa
01 October, 2013
«No alla costruzione dei parcheggi privati sotterranei che distruggono il nostro verde e i nostri alberi, Sì a una riqualificazione condivisa e rispettosa dell'ambiente». È questo il motto della nuova giornata di protesta organizzata dal Comitato Salviamo corso Marconi per sabato 5 ottobre a partire dalle 15, nello storico viale nel cuore di San Salvario dove Palazzo civico vuole costruire una rimessa interrata di due piani e 240 posti auto pertinenziali, cioè privati.
Ad aggiudicarsi la gara è stata l'impresa torinese Gestinord, che farà entrare nelle casse del Comune un milione e 15 mila euro di oneri accessori, 700 mila in più di quelli previsti a base d'asta. Nell'area, secondo il progetto, come opere a scomputo ci saranno 3600 metri quadri di verde, uno spazio giochi, panchine a foglia in lamiera smaltata e una parte del viale sarà pavimentata con grandi riquadri dove troveranno posto opere di artisti. «Un luna park», secondo il comitato, che sta valutando di fare ricorso al Tar e rilancia l'impegno dei mesi scorsi: «Cercheremo in ogni modo di fermare il progetto».
L’assessore alla viabilità Claudio Lubatti ha promesso che il progetto sarà discusso coi residenti prima dell'avvio dei lavori, che dureranno 18 mesi. Un'assicurazione che a molti suona però come una beffa, dato che arriva a bando assegnato. Una delle questioni più spinose riguarda i 51 alberi che saranno abbattuti o trapiantati altrove e sostituiti: al posto dell'alberata secolare saranno messi alberi in vasca, che secondo il comitato non potranno crescere in altezza quanto gli altri in piena terra.
Il sit-in di sabato sarà perciò l'occasione per azioni dimostrative, «contro i parcheggi sotterranei privati che distruggono il nostro patrimonio storico-ambientale e contro la svendita del territorio», ma anche per azioni propositive, quali la piantumazione di dieci nuovi alberi, «per la salvaguardia dell'ambiente con la sua storia, il suo verde, le sue alberate, per il coinvolgimento dei cittadini e per una riqualificazione veramente condivisa».