Rifiuti, un bando per aiutare i Comuni sciolti per associazione criminale
Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando per progetti di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio rivolto ai Comuni sciolti per attività criminali nei territori oggetto di procedure d’infrazione Ue
22 October, 2013
E’ in Gazzetta Ufficiale il bando pubblico del ministero dell’Ambiente per progetti di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio rivolto ai Comuni sciolti per attività criminali nei territori oggetto di procedure d’infrazione Ue.
Sul sito del ministero, www.minambiente.it, è disponibile tutta la documentazione: il testo integrale del bando (“Bando pubblico per l’attribuzione di contributi economici a Comuni per la selezione di progetti di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclaggio”), il modulo di richiesta del contributo e il decreto del ministro dell’Ambiente che definisce i criteri di ripartizione del Fondo per la promozione degli interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio.
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a quasi 7 milioni di euro. Al bando sono ammessi a partecipare i Comuni italiani delle Regioni al centro di procedure di infrazione o di condanna da parte della Corte di giustizia europea per aver violato la normativa comunitaria sui rifiuti i cui Consigli comunali, alla data di scadenza della presentazione della domanda, risultino sciolti con decreto del Presidente della Repubblica a causa di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o simile.
Ogni Comune può presentare soltanto una richiesta di contributo, che deve essere fatta compilando esclusivamente il modulo scaricabile dal sito del ministero dell’Ambiente, al quale deve essere allegata la documentazione indicata. Le domande devono essere inviate al ministero entro 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Una Commissione creata ad hoc dal Direttore generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche valuterà le richieste pervenute e stilerà una graduatoria, che sarà poi pubblicata sul sito del ministero.
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