Discariche, i sindaci dei Castelli chiedono al Ministro la documentazione su Falcognana
Una nota ufficiale scritta dalle amministrazioni di Marino, Ciampino, Castel Gandolfo e Albano per chiedere "le ragioni che hanno portato le istituzioni superiori a prendere una decisione tanto scellerata" come quella di aprire una discarica temporanea alla Falcognana
23 October, 2013
(Fonte: AGENPARL)
Il vice sindaco di Marino, Fabrizio De Santis, unitamente ai sindaci di Ciampino, Carlo Verini, Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, e Albano Laziale, Nicola Marini, hanno ufficialmente indirizzato una nota (protocollo 50681) al sindaco di Roma, Ignazio Marino, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti di Roma, Goffredo Sottile, e al Commissario Straordinario della Provincia di Roma, Riccardo Carpino, nella quale chiedono di "prendere visione e/o di ottenere copia di tutta la documentazione relativa alla scelta del sito e ai relativi provvedimenti autorizzativi e determinativi dell’eventuale apertura della discarica di Falcognana".
Nell'area della Falcognana potrebbe infatti sorgere una discarica emergenziale temporanea per sopperire alla chiusura della discarica di Malagrotta qualora non fosse sufficiente mandare i rifiuti fuori Regione e in attesa di una corretta gestione della raccolta differenziata a Roma.
Le quattro amministrazioni in questione fanno inoltre presente che la scelta della discarica comporterebbe conseguenze nocive in termini di impatto ambientale e qualità della vita dei cittadini. "E' dunque necessario – fanno sapere – che i nostri comuni facciano il possibile per valutare e verificare lo stato dei fatti al fine di garantire la tutela dell’ambiente e della popolazione che abita nelle nostre aree. Ci siamo mobilitati sin da subito per dire no alla scelta di Falcognana ed è per questo che le nostre Amministrazioni Comunali, ciascuna all’unanimità, hanno votato una mozione contraria all’apertura della discarica. Vogliamo capire le ragioni che hanno portato le istituzioni superiori a prendere una decisione tanto scellerata quanto ingiustificata, perché restiamo convinti delle gravissime conseguenze derivanti, in caso di apertura, alla cittadinanza dei Castelli e delle aree limitrofe al sito scelto. Contestiamo – concludono – la legittimità, idoneità e opportunità di Falcognana e ribadiamo l’intenzione di un incontro urgente al ministro Orlando, il quale, dopo i ripetuti appelli, ancora non ha potuto ricevere".
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