Società unica per il ciclo integrato dei rifiuti, il documento di Ato-r è pronto
Il documento di Ato-r in cui vengono delineate le caratteristiche di quella che dovrebbe essere la nuova società unica per il ciclo integrato dei rifiuti della Provincia di Torino è pronto. Manca solo la firma di tutti i soggetti coinvolti. "Non è un bando e sarà modificato più volte. È comunque un documento che ha un valore ordinatorio e fissa dei paletti" dice il presidente Paolo Foietta
17 November, 2013
Una società unica che gestisca il ciclo integrato dei rifiuti della provincia di Torino. Da qualche mese a questa parte, è questo l'obiettivo principale sull’agenda dell’Ato-r, l'Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti, tornata a riunirsi venerdì 15 novembre, dopo qualche settimana di pausa. Il nuovo soggetto, che dovrebbe risolvere i problemi dovuti alla mancanza non solo di un ciclo integrato ma anche dell’integrazione stessa tra i soggetti del territorio provinciale, non è ancora nato, ma nell’ultima riunione è stato fatto un passo decisivo. Dopo mesi di lavoro, il documento in cui si delineano quelle che secondo Ato-r dovrebbero essere le caratteristiche della suddetta società, è infatti pronto. Manca solo la firma di tutti i comuni e i consorzi che nel luglio scorso firmarono il protocollo d’intesa che fissava la creazione di una società unica come obiettivo imprescindibile. Dopo di che il documento verrà trasmesso alle amministrazioni. “Con questo documento non avremo la pretesa di sostituirci alle amministrazioni comunali – ha detto il presidente di Ato-r Paolo Foietta - ma di fornire il materiale utile per assumere le decisioni. Non è un bando e sarà modificato più volte. È comunque un documento che ha un valore ordinatorio e fissa dei paletti condivisi da tutti coloro che hanno partecipato al protocollo d’intesa. Il trasferimento di tutto questo in un bando di gara è un passaggio successivo. Il documento, per adesso, deve essere considerato un contributo molto utile per arrivare al bando”.
Sono due le possibilità per arrivare a definire un soggetto unico per il ciclo integrato: la prima è che si decida di sottoscrivere un accordo volontario tra società autonome per l'efficientamento e lo sviluppo di progetti comuni; la seconda, preferita da Ato-r, sarebbe invece l'aggregazione di società diverse in un unico polo, con la necessità di trovare un socio privato in grado di fornire capitale. “È chiaro che i tempi sono maturi – ha aggiunto Foietta - e se vogliamo tenere il ritmo che abbiamo avuto fino adesso, il bando di gara per il preaffidamento dovrebbe partire a breve, diciamo entro quattro settimane”.