Intervista/dibattito sul road pricing. "A Torino pensiamo ad un pedaggio su tutta l'area metropolitana"
Lo ha annunciato l'assessore alla Viabilità Claudio Lubatti nel corso di un'intervista/incontro con Edoardo Croci organizzato da Eco dalle Città. Nel 2014 verrà presentata la proposta ai 31 sindaci dell'hinterland torinese: "Grazie all'entrata in funzione dei treni del Servizio Ferroviario Metropolitano possiamo offrire fin da subito un'alternativa forte all'auto, cosa che non potremmo fare nella Ztl"
20 December, 2013
La proposta di road pricing "alla torinese" arriverà con l'anno nuovo. E' l'assessore alla Viabilità Claudio Lubatti ad anticiparlo alla redazione di Eco dalle Città in occasione dell'incontro organizzato per parlare dei problemi che affliggono il trasporto pubblico locale. Potrebbe essere proprio il pedaggio la soluzione per tamponare la carenza di risorse per il tpl?
"I tecnici dell'Agenzia per la Mobilità Metropolitana ci stanno lavorando -ha rivelato l'assessore-. Stiamo valutando pro e contro". Ma a che tipo di pedaggio si sta pensando per Torino? "Il ragionamento dobbiamo farlo a partire dai 31 comuni dell'area metropolitana. Non possiamo permetterci di essere torinocentrici". L'idea sarebbe dunque di applicarlo su un'area vastissima, ben oltre i confini del capoluogo, diversamente da quanto realizzato nella vicina Milano con l'AreaC dove il road pricing è attivo all'interno della centrale Cerchia dei Bastioni e disincentiva gli spostamenti in auto interni alla città. Perché invece Torino propende per un'applicazione su così larga scala? Ci sono motivi tecnici o politici?
"Per far passare una misura come il road pricing dobbiamo sicuramente tenere a mente due aspetti: i servizi alternativi all'auto che siamo in grado di offrire e il consenso. Grazie all'entrata in funzione dei treni del Servizio Ferroviario Metropolitano possiamo offrire fin da subito un'alternativa forte all'auto che con i ricavi del road princing potremmo ulteriormente rafforzare". Ma non sarebbe più semplice iniziare dall'area della Ztl sfruttando così le 37 telecamere già attive? "Il problema non sono le telecamere: i 170/200 varchi che si dovrebbero installare sull'area metropolitana verrebbero ripagate nel giro di un anno grazie alla stessa capacità di remunerazione del pedaggio. Credo che un pedaggio per l'accesso in Ztl non sia però sostenibile perchè non riusciremmo a reggere la sfida coi cittadini sui servizi alternativi. Su quell'area non siamo infatti in grado di promettere un potenziamento del servizio".
All'incontro organizzato da Eco dalle Città ha preso parte anche Edoardo Croci, il padre dell'ecopass di Milano (trasformato in AreaC dal 2011), ex-assessore a Mobilità, Trasporti e Ambiente della giunta Moratti, che ha ricordato come anche nel capoluogo meneghino "all'inizio si fece l'ipotesi di un'applicazione dell'ecopass su un'area vasta ma fu scartata perché starebbe stata insostenibile per il servizio ferroviario, non in grado di reggere un eccessivo aumento di passeggeri". Lubatti non ha però dubbi sulla taglia dell'area immaginata per il road pricing torinese: "Nel corso del 2014 presenterò la proposta a tutti i sindaci dell'area metropolitana. Dovremo però sicuramente accompagnarla da una lista dettagliata delle opere che verranno finanziate grazie agli incassi del pedaggio".
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