Gerbido, a febbraio l'inceneritore si fermerà una settimana per manutenzione programmata
Giovedì 23 gennaio, durante la riunione della commissione ambiente del Comune di Torino, il presidente di Trm, Bruno Torresin, ha annunciato che a febbraio il termovalorizzatore verrà fermato per una settimana. Uno stop necessario a realizzare degli "interventi tecnici a seguito dei test effettuati nella prima fase dell’esercizio provvisorio dell’impianto"
23 January, 2014
Convocata per fare il punto sull'attività dell'inceneritore del Gerbido a circa nove mesi dal suo avviamento, la commissione ambiente del comune di Torino di giovedì 23 gennaio è stata l'occasione per il presidente di Trm Bruno Torresin per annunciare lo stop programmato dell'impianto. "Non abbiamo ancora una data certa - ha detto Torresin - ma lo stop dovrebbe avvenire il 6 e 7 febbraio e durerà una settimana". "Il fermo - ha spiegato il presidente insieme al direttore generale dell'azienda Mauro Pergetti - è finalizzato a realizzare gli interventi tecnici che si sono resi necessari a seguito dei test effettuati nella prima fase dell’esercizio provvisorio dell’impianto. Durante questo periodo, il conferimento dei rifiuti proseguirà regolarmente, senza quindi arrecare alcun danno al sistema di gestione generale, grazie alla capienza della fossa di stoccaggio che consente di accumulare oltre 20.000 tonnellate di materiale. Questo intervento consentirà di passare all’ultima fase dell’esercizio provvisorio in cui l’impianto sarà sottoposto a prove di collaudo finali".
Durante la seduta della commissione presieduta dal consigliere di Sel Marco Grimaldi, oltre a spiegare le necessità dell'interruzione, Trm ha tracciato anche un primo bilancio sull'attività dell'inceneritore, entrato in funzione il 19 aprile 2013 e tuttora in esercizio provvisorio: "Dal punto di vista operativo, in circa 6.000 ore di attività (5.682) sono state bruciate circa 100mila tonnellate di rifiuti (95.515,99) e la produzione di energia elettrica ha raggiunto quasi 25mila MWh (24.114). Dall’avvio dell'aprile scorso si sono verificate dieci fermate dell’impianto con superamento dei parametri emissivi misurati in continuo. Nella maggior parte dei casi, si è trattato di malfunzionamenti nel ciclo termico , cosiddetti trip di caldaia. Eventi che si verificano quando gli strumenti a corredo della caldaia rilevano parametri di funzionamento anomali e per garantire la sicurezza bloccano in modo automatico il termovalorizzatore. Ogni volta, l’intervento tempestivo degli operatori ha ridotto al minimo il periodo di superamento e ha consentito di ripristinare la piena funzionalità dell’impianto. I valori emissivi, in ogni caso, se paragonati ad attività quotidiane quali l’utilizzo dell’automobile, possono essere paragonati a poche decine di auto che percorrono l’intero sistema tangenziale di Torino".
(Per leggere il comunicato completo di Trm pubblicato a seguito della commissione ambiente clicca qui.)
In merito invece alle lamentele dei cittadini per i fumi osservati fra dicembre e gennaio, Torresin ha dichiarato che "si tratta di gas e vapori di scarico emessi dalle torri evaporative e il fatto che siano stati particolarmente visibili in quel periodo è dovuto alle condizioni atmosferiche. Freddo intenso e ore notturne ne aumentano la visibilità, così come il colore delle emissioni dipende dall’altezza e dalla posizione della sole e dalla presenza di luci artificiali". Il presidente di Trm ha assicurato inoltre che gli odori sgradevoli percepiti nella zona del termovalorizzatore "non non sono causati dallo stoccaggio dei rifiuti o dal processo di combustione, com'è stato accertato in seguito ai sopralluoghi dell’Arpa".
Durante la seduta della commissione sono intervenuti anche il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, e il direttore del dipartimento di Torino, Antonella Pannocchia, che hanno illustrato i dati raccolti finora sull’impianto del Gerbido. I responsabili di Arpa Piemonte hanno anche ribadito la presenza dell’Agenzia sul territorio ed il costante monitoraggio della qualità dell’aria, del rumore, delle emissioni in atmosfera, acqua e fognature, dei consumi e della tipologia di rifiuti in ingresso all’impianto del Gerbido.