Cobolli Gigli (Federdistribuzione) : il 36% della Gdo già regala cibo non più vendibile
I passaggi più significativi dell'intervento del Presidente di Federdistribuzione al convegno "Non sprechiamo il cibo" di Roma. "Recuperiamo 60 mila tonnellate all'anno, pari a 200 mila pasti giorno, ma gli indigenti sono 3 milioni"
05 February, 2014
"Ho nostalgia delle polpette della nonna che recuperava tutti gli avanzi del pasto...". È un ricordo d'infanzia quello che Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, utilizza per dare un po' di leggerezza al suo discorso caratterizzato soprattutto da numeri e dati, fatto nel corso del convegno "Non sprechiamo il cibo" di mercoledì 5 febbraio a Roma. "È inutile dare la colpa a noi della distribuzione, quando il 60% dell'ortofrutta venduta ormai passa dalla grande distribuzione - sostiene Cobolli Gigli, che sottolinea l'impegno di Fderdistribuzione sul fronte del sostegno all'indigenza in tempo di crisi - Se facciamo sconti è per aiutare i poveri. Certo che ci rimangono prodotti secchi sformati prossimi alla scadenza, i secchi li rimandiamo agli enti benefici, per il fresco è un po' piu complicato, ma recuperiamo 60 mila tonnellate all'anno pari a 200 mila pasti giorno. Gli indigenti però sono 3 milioni. Già il 36% delle nostrte aziende lo fa, 400 negozi nel 2011, 500 nel 2012. A Parma vige un protocollo che coinvolge tutta la gdo". Il numero uno di Federdistribuzione aggiunge però che si potrebbe fare di più: "Abbiamo salvato la legge del buon samaritano, così gli enti benefici ricevono la merce così com'è senza problemi, ma ci vogliono riduzioni delle tariffe rifiuti perchè, così i direttori dei negozi sono incentivati".