Ecolamp: "Cambiamenti nello scenario politico italiano non creino ulteriori ritardi su recepimento direttiva RAEE "
Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del Consorzio leader nella raccolta dei RAEE d’illuminazione (R5): “Ci auguriamo che i cambiamenti in atto nello scenario politico italiano non creino ulteriori ritardi sul recepimento della direttiva RAEE 2012/19/EU, come accadde già nel 2005”
21 February, 2014
“Il testo del nuovo decreto sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) è ormai prossimo all’approvazione, speriamo che non ci siano troppi ritardi, come accadde già nel 2005”. A lanciare l’allarme è Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, il Consorzio leader nella raccolta dei RAEE d’illuminazione (R5).
Il termine indicato dall’Europa per il recepimento della nuova direttiva RAEE (2012/19/EU) è scaduto lo scorso 14 febbraio e, in un panorama in cui sono numerosi i paesi europei dove la trasposizione nazionale del decreto non si è ancora conclusa, l’Italia ha già raggiunto una fase avanzata, con un testo attualmente al vaglio delle Commissioni competenti di Camera e Senato dopo l’emissione, a dicembre 2013, da parte del Ministero. “Ritengo sia fisiologico ed accettabile – prosegue D’Amico - che i tempi di approvazione scontino una corretta fase di discussione e audizioni che consentano di ridisegnare al meglio ciò che del sistema può essere migliorato. Mi auguro tuttavia che non sia proprio l’ultimo passaggio, di approvazione in aula, ad essere eccessivamente posticipato. Ricordo che il primo decreto, che delineò e fece successivamente partire il sistema RAEE in Italia, arrivò con anni di ritardo rispetto alle scadenze europee. Oggi non possiamo permetterci di rimanere troppo a lungo in una fase di incertezza sui cambiamenti che a breve impatteranno sulle modalità di funzionamento di questo settore, pur in un quadro politico generale in costante evoluzione”, conclude il Direttore di Ecolamp.