“No al porta a porta a Vanchiglia, ma si può migliorare la raccolta stradale”, i risultati dell'assemblea all'oratorio
Martedì 25 febbraio, presso l'oratorio di piazza Santa Giulia a Vanchiglia, si è discusso di raccolta rifiuti tra cittadini, Amiat, Cartesio e rappresentanti della circoscrizione 7. "Il porta a porta per il momento in quartiere non si può fare, ma si possono sperimentare nuove soluzioni per migliorare la situazione" dice Amiat
28 February, 2014
di Andrea Cannas
I cittadini di borgo Vanchiglia, Amiat, la cooperativa Cartesio e i rappresentanti della circoscrizione 7 si sono trovati martedì 25 febbraio presso l'oratorio di piazza Santa Giulia, per discutere della raccolta rifiuti di uno dei quartieri con le più basse percentuali di raccolta differenziata del nord Italia. Una riunione informale, indetta dalle “Sentinelle dei Rifiuti”, a cui hanno partecipato numerosi residenti - anziani e giovani, più donne che uomini - ma nessun esercente. Dai commercianti sono arrivate tuttavia due mail, in cui sono stati messi in risalto soprattutto i problemi legati alla pulizia delle strade che non quelli della raccolta differenziata. A riportare l'attenzione sul tema dell'incontro ci pensa la signora Anna, soprannominata l' “eco-nonna” del quartiere, che dice quanto sia importante per migliorare la corretta raccolta dei rifiuti l' “educazione dei bambini a limitare lo spreco e a riusare e riciclare gli oggetti”. Adriana Mosca della comunicazione Amiat fa presente che una campagna di sensibilizzazione della raccolta differenziata in Vanchiglia è stata fatta dall'azienda nel 2011, “con attività nelle scuole e distribuzione nei condomini del rifiutologo e altro materiale informativo”. Anche per molti dei presenti l'educazione dei bambini sembra essere la pratica più importante. Le Sentinelle, che ogni giorno sperimentano pratiche comunicative direttamente sulle strade di Vanchiglia, credono che l'attenzione a questi temi non possa “calare dall'alto, ma ci voglia una comunicazione relazionale, dove il dialogo diretto con i cittadini si fa più partecipativo”.
Per quanto riguarda invece l'organizzazione pratica della raccolta rifiuti, per Amiat la soluzione migliore per una corretta ed efficiente differenziazione è la raccolta di prossimità, il cosiddetto “porta a porta”. A Vanchiglia però il porta a porta per il momento è escluso. "È molto difficile da mettere in pratica, per la conformazione urbanistica e per motivi di traffico - spiega Andrea Galparoli, Responsabile Pianificazione di Amiat - Poche settimane fa è partito alla Crocetta e tutto ciò ha richiesto un anno di lavoro dell'ufficio tecnico. L'efficacia di questa raccolta è dimostrata anche dalla quantità di carta e cartone in più”. Cartesio a Torino effettua un servizio che si può già definire porta a porta in tutta la città, anche dove c'è la raccolta stradale come a Vanchiglia, con dei risultati notevoli. Tuttavia nei quartieri in cui è presente il porta a porta di Amiat la raccolta di carta e cartone aumenta del 30%.
Borgo Vanchiglia sembra così in un “cul de sac”: non c'è la possibilità di attuare nel breve la raccolta di prossimità e ci sono difficoltà oggettive nel migliorare la raccolta stradale. Cittadini e Sentinelle pensano però che ci siano alcune soluzioni sperimentabili, non vincolate ad un sistema di sanzioni ma generative di “virtuosismi dal basso”. Una sarebbe quella di eliminare qualche bidone dell'indifferenziato per sostituirlo con alcuni cassonetti di differenziato. Per l'ingegner Marco Rossi, uno dei direttori di Amiat, l'idea è rischiosa, perché potrebbe portare ad un aumento del “conferimento selvaggio”. In parole povere, se adesso nei cassonetti dell'indifferenziato è presente una grandissima quantità di rifiuti differenziabili - come testimoniato più volte dalle sentinelle nei numerosi trash mob - potrebbe accadere che nei “nuovi” cassonetti differenziati si trovino altrettanti rifiuti sbagliati, come la plastica nel vetro o viceversa. “Cosa che creerebbe più danni di quelli attuali” sottolinea Rossi, che comunque assicura che da parte dell'azienda c'è la disponibilità a sperimentare nuove soluzioni. L'impegno annunciato è che verrà presto avviata una consultazione, mediata dalla circoscrizione 7, su questa possibilità di effettuare spostamenti ed eventuali sostituzioni di cassonetti in alcune strade de quartiere. D'altra parte la volontà di migliorare la situazione dei rifiuti in Vanchiglia c'è anche da parte della circoscrizione, almeno stando alle parole del vicepresidente Massimo Lapolla, che insieme al coordinatore all'ambiente Giuseppe Cammarata, ha ribadito l'impegno a voler sperimentare nel quartiere soluzioni nuove anche “per la viabilità, il verde, la raccolta rifiuti, lavoro che porterebbe Vanchiglia ad essere un Borgo Sostenibile”.