Calabria, 45.000 tonnellate di rifiuti a terra. Ciafani (Legambiente): "Incivile e incomprensibile"
"In Calabria ci sono circa 45.000 tonnellate di rifiuti a terra e la differenziata è ferma al 15%". Lo ha detto Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, in partenza per la Calabria per sensibilizzare i sindaci sulla necessità della raccolta differenziata
05 March, 2014
“In Calabria in questi giorni ci sono circa 45.000 tonnellate di rifiuti a terra disseminate su tutto il territorio, vittima della dittatura delle discariche per l'incapacità e le inadempienze della politica”. È quanto ha detto Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, in partenza per la Calabria per sensibilizzare i sindaci sulla necessità della raccolta differenziata, a margine della presentazione dell'accordo quadro tra Cnr e Conai sul riciclo dei rifiuti. “È incivile e incomprensibile pensare che ci siano decine di grandi nodi urbani e alcune centinaia di paesi di una regione italiana che convivono con mini discariche davanti ai portoni. Quando la discarica è la principale opzione di gestione dei rifiuti, la sua chiusura determina città in tilt”, ha sottolineato Ciafani.
“In una regione dove la raccolta differenziata è ferma al 15%, l'apertura di altre discariche sarebbe inutile, perché si riempirebbero subito”. Secondo il vicepresidente di Legambiente, la soluzione dovrebbe essere dunque strutturare un ciclo di rifiuti moderno, partendo da sistemi di raccolta differenziata “spinta” in tutti i comuni e costruendo impianti per trattare rifiuti differenziati, a partire dall'umido. La colpa è anche della politica: “Se la politica fa quel che deve nell'interesse della collettività, i privati faranno quello che decide la politica. In Calabria purtroppo – ha concluso Ciafani - è valso il contrario, sono i privati che hanno dettato la linea alla politica”.