Dopo i sacchetti, lotta alle bottiglie di plastica. (A San Francisco)
Niente più bottiglie di plastica durante gli eventi ospitati in luoghi di proprietà comunale. Da ottobre 2014 per quelli coperti e dal 2016 anche per quelli all’aperto. Ha votato sì all’unanimità il Consiglio comunale di San Francisco, e ora si attende la firma dell’ordinanza da parte del Sindaco a fine mese. Ma la strategia è ancora più ambiziosa…
14 March, 2014
San Francisco è nota per le sue campagne ambientaliste, che vanno dalla sperimentazione delle energie rinnovabili alla lotta contro l’usa e getta. E’ stata fra le prima città al mondo a far entrare in vigore una legge anti sacchetti monouso, e ora torna alla carica sulle bottiglie di plastica: da ottobre 2014 non potranno più essere vendute negli eventi al coperto ospitati in luoghi di proprietà del Comune, e nel 2016 il divieto verrà esteso anche agli eventi all’aperto.
E’ quanto votato – all’unanimità – dai consiglieri comunali del Board of Supervisors di San Francisco, che ora attendono solo più la firma dell’ordinanza da parte del sindaco Ed Lee, che dovrebbe avvenire entro la fine di marzo. D’altronde la strategia Zero waste è uno dei cavalli di battaglia della città, sempre in controendenza rispetto ai modelli consumistici imperanti nelle altre grandi città, soprattutto fuori dalla California. La stessa Los Angeles, che pure ha più volte cercato di seguirne l’esempio, si vide costretta a fare marcia indietro sui sacchetti di plastica, ritirando la proposta di un bando pesantemente ostacolato dalla lobby delle industrie della plastica.
L’obiettivo di San Francisco però è arrivare a rendere realmente effettiva la strategia Rifiuti Zero entro il 2020, attraverso un mix di campagne comunicative, ordinanze sempre più restrittive verso l’usa e getta e cercando la collaborazione con le industrie. Si può trasformare la quarta metropoli degli stati uniti una specie di Capannori in sei anni? Seguiremo con attenzione…
E in Italia?
Dopo l’entrata in vigore – ormai imminente, a meno di un voto negativo della plenaria del Parlamento Europeo sulla proposta di direttiva – del bando dei sacchetti di plastica, il prossimo usa e getta a finire nel mirino saranno le bottiglie di plastica? Sull’onda dei sacchetti, qualche compagnia ha già lanciato sul mercato linee biodegradabili compostabili, ma per ora non si può certo parlare di un segmento significativo del mercato. Inoltre, oltre ai problemi già denunciati relativi alla selezione delle bottiglie negli impianti, ci si domanda se il sistema dei centri di compostaggio potrebbe mai reggere un’ eventuale esplosione del consumo di contenitori in bioplastica. Se si considera che, secondo lo studio presentato da Conai e Assobioplastiche, ad oggi il sistema può sopportare senza danni il 5% di sacchetti compostabili sul totale del compost, la questione appare problematica, vista la differenza di peso. Altri sette anni di guai?
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