Paolo Foietta: "Ator è nel pieno delle sue funzioni e a tutti conviene partecipare all'integrazione societaria"
La lettera del presidente di Ator, Paolo Foietta, in risposta alle dichiarazioni di Roberto Prinzio, presidente di Acea pinerolese, apparse sulle pagine de L'Eco del Chisone (in allegato in fondo alla lettera)
24 March, 2014
Leggo sull’Eco del Chisone del 19 marzo che è in corso un braccio di ferro tra ATOR, dato oramai come abolito, che viene personalizzato nel sottoscritto - di cui viene fornita ampia bibliografia, il lavoro (funzionario Provinciale), la militanza politica (PD); questa volta Maranetto ha omesso le amicizie , il nome del mio cane, l’ indirizzo di casa - e l’ACEA intesa come entità “nel suo complesso” - non è chiaro se estesa a Presidente, Consiglio di Amministrazione, Dirigenza, Dipendenti, Assemblea dei Sindaci e forse anche i revisori dei conti.
Le affermazioni di Maranetto, sono un “ sotto-prodotto” dell’intervista al Presidente Prinzio riportata a pagina 7 : di lui invece non c’è traccia di biografia e viene omessa anche la militanza politica PD, forse perché in questo caso ininfluente.
Leggo che Roberto Prinzio considera illegittimo il mio ruolo (“ Foietta a nome di chi parla”) ed il ruolo di ATOR .
Mi pare sia stato molto male informato.
ATOR, così come i consorzi, è nel pieno delle sue funzioni fino alla formazione della nuova Conferenza d’Ambito, prevista dalla legge 7/2012. La data di costituzione mi pare perlomeno incerta, essendo legata ad una Provincia in scioglimento ed a una Regione in fase elettorale.
Ritengo pertanto che, suo malgrado, ci toccherà, volontariamente e gratuitamente, continuare a garantire il governo del sistema dei rifiuti e la sua riforma ed innovazione.
Quindi ATOR, nel pieno delle sue funzioni e su mandato dell’Assemblea, partecipata da tutti i consorzi e da tutti i comuni capofila, anche ACEA e Pinerolo, in coerenza con il suo statuto e la programmazione provinciale, ha operato per favorire l’integrazione societaria e la creazione di una società metropolitana per la gestione dei rifiuti.
Un percorso di quasi un anno, decine di riunioni, centinaia di pagine di studi ed analisi prodotte, condiviso da tutti, anche dai dirigenti di ACEA presenti e dagli amministratori del Pinerolese. Prinzio in queste riunioni non s’è mai visto.
Il percorso d’integrazione societaria propone soluzioni diverse; ognuno può scegliere la sua ricetta, ed ACEA lo sta facendo, ma non capisco in virtù di cosa Prinzio dovrebbe impedire ad altri di preferire altre soluzioni, quali la società metropolitana .
Per tranquillizzare ancora Prinzio lo informo che il mandato a predisporre la gara per la creazione di un’unica società tra COVAR e CIDIU è stato ancora assegnato dall’ Assemblea del 19/11/2013, ed il bando recentemente pubblicato è stato anch’esso deliberato dal CdA di ATOR.
Risolti i problemi di legittimità, passiamo al merito.
Sono davvero straconvinto che la formazione di una società metropolitana sia una scelta veramente epocale, l’unica possibile per migliorare i ricavi, raggiungere gli obiettivi di legge e magari ridurre i costi del servizio ai cittadini. Le nostre analisi, ampiamente condivise da chi ha scelto di partecipare ai lavori, dimostrano che esistono enormi spazi di miglioramento e percorsi di efficientamento da cui nessuno, neppure Prinzio ed ACEA, può esimersi, e la maggior parte di questi richiede una adeguata dimensione di scala.
Ma Prinzio lo sa bene; d’altronde fa il “monopolista” quando invoca e strepita perché non ci sia altro impianto di organico oltre a quello di Pinerolo. L’organico prodotto in provincia di Torino è di circa 150.000 tonnellate; ACEA oggi ne tratta 50.000. Significa che 2/3 dell’organico viene trattato fuori Provincia; una grande quantità di questo fuori Regione. ATOR ha favorito l’ampliamento a 80.000 tonnellate dell’impianto di Pinerolo (che deve ancora programmare e realizzare); ne restano comunque altri 70.000. Continuiamo ad esportarli? L’impianto di Druento esiste già ed è autorizzato per 60.000 tonnellate annue; ha una discarica di servizio di 250.000 m3.
E’ un disegno criminale pensare di rendere produttivo un investimento pubblico già fatto e ora improduttivo o è solo buon senso?
In una logica d’integrazione mi sarebbe piaciuto che un’ACEA, meno arroccata, pensasse alla nuova gara come ad un’opportunità per partecipare alla gestione del nuovo impianto, mettendo a profitto esperienza e competenza, realizzando sinergie, garantendo il back up impiantistico all’impianto di Pinerolo. Invece mi pare di capire che Prinzio dica “o io o niente”.
Alcune cose invece non le ho proprio capite.
Quali sono i 300 milioni di debiti di cui parla Prinzio, “da far pagare ai cittadini come si fa sul termovalorizzatore”? E’ forse il costo di investimento dell’impianto ? Ma Prinzio dovrebbe sapere la differenza tra un debito ed un investimento di durata almeno trentennale. Dal 2005 ho seguito per quasi 10 anni il percorso di realizzazione del termovalorizzatore che permette finalmente , come richiede la UE, di superare la discarica , il grande problema ambientale che affideremo come pessima eredità alle prossime generazioni. Un investimento importante che mette al sicuro la Provincia da una possibile emergenza nello smaltimento dei rifiuti: e questa affermazione l’ha sottoscritta ACEA per ben 10 anni. In questo percorso c’è sempre stata ACEA Consorzio, che ha acquisito quote di TRM, sottoscritto contratti di servizio, protocolli di intesa, accordi di programma,approvato la tariffa di conferimento. Ricordo bene o eravamo a scherzi a parte?
Si può sempre cambiare opinione ma la nuova visione oggi qual è?
Quella autarchica e autoreferenziale della “cinta daziaria” del Pinerolese, o la disponibilità di partecipare ad un processo di integrazione di sistema, magari riducendo l’indifferenziato a vantaggio della raccolta differenziata e quindi trasformando i costi di smaltimento in entrate da recupero di materia? Oggi in Provincia di Torino lo fanno già altri territori, che superano il 65% di Raccolta differenziata con costi pro-capite molto inferiori a quelli del Pinerolese. E quindi sono certo che fare la raccolta differenziata bene costa meno di non farla (o di farla stradale).
Per concludere, mi dispiace che Prinzio liquidi come propaganda un progetto partecipato, complesso ed ambizioso, che è costato a tutti noi, anche ai dirigenti e funzionari di ACEA e agli amministratori del Pinerolese che hanno partecipato, mesi di lavoro, elaborazione e discussione. Mi auguro che provi a leggerlo e sarei onorato di presentarglielo e di discuterlo con lui; questo mi riesce meglio delle “barzellette” che gli lascio volentieri continuare a raccontare.
Il Presidente di ATO-R
Paolo Foietta
NB Particolarmente divertente la denuncia del conflitto d’interesse di Maranetto nell’articolo a fondo pagina dell’inserto a pagamento dell’ Eco dell’Acea; Maranetto ignora che ATOR è l’ente di governo partecipato da tutti Consorzi (ACEA compreso) e da tutti i Comuni Capofila ( Torino e Pinerolo compresi); l’assemblea dell’ ATOR è il “condominio” che affida i servizi alle società pubbliche, alle società miste e società private (attraverso gara ad evidenza pubblica).
IREN si è aggiudicata l’80% dalla proprietà TRM ( ceduta a maggioranza di Torino ma anche Pinerolo ha ceduto quote TRM) conservando le condizioni del servizio ( già affidato da ATOR) senza modifica dei termini tariffari .
Questa funzione ATOR la svolge per tutti gli impianti di smaltimento, anche per la discarica di ACEA nonostante nella assemblea ci sia ACEA Consorzio e Pinerolo proprietario di ACEA Spa.
I conflitti di interesse, le anomalia, i potentati, le convenienze politiche stanno sono nella testa di Maranetto.