Rilegno, nel torinese prende il via il progetto Tappoachi?
Cidiu Servizi, società che gestisce il servizio di igiene urbana in 17 comuni nella provincia di Torino, ha aderito al progetto Tappoachi? promosso da Rilegno per la raccolta differenziata e avvio a riciclo dei tappi di sughero
21 March, 2014
La primavera nel torinese fiorisce con un’anima green, all’insegna della sostenibilità: in 17 comuni del territorio, infatti, prende il via il progetto Tappoachi? per la raccolta differenziata e avvio a riciclo dei tappi di sughero. Si tratta di un’importante iniziativa promossa in più di cento comuni italiani da Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, aderente a Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). Rilegno opera a livello locale in collaborazione con i gestori del servizio di igiene urbana: in questo caso specifico è partner di Cidiu Servizi Spa, società che gestisce i servizi pubblici di igiene ambientale nei comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Coazze, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Pianezza, Reano, Rivoli, Rosta, San Gillio, Sangano, Trana, Valgioie, Venaria Reale e Villarbasse. Grazie all’accordo tra Rilegno e Cidiu, nelle 15 isole ecologiche di competenza del consorzio piemontese sono posizionati i contenitori dedicati alla raccolta dei tappi di sughero, dove ogni cittadino può conferire i tappi usati, contribuendo così alla buona riuscita del progetto.
Come si sviluppa Tappoachi? Perchè raccogliere in modo differenziato il sughero - questo nobile materiale - e quali sono le opportunità offerte dal suo riciclo? Quale modo migliore per scoprirlo, se non un brindisi a sostegno del sughero?
E’ successo a Rivoli, alla Ritrattoria n. 3, che venerdì 21 marzo, primo giorno di primavera, ha ospitato il Sugheritivo, un momento conviviale ed “emozionale” per scoprire le qualità straordinarie di questo prodotto, universalmente riconosciuto come la migliore e più ecocompatibile chiusura per il vino. Se abbandonato nell’ambiente, infatti, il tappo di sughero si degrada lentamente, senza inquinare, mentre se viene raccolto è riciclabile al 100% e può essere facilmente riutilizzato e impiegato in diversi settori, dall’edilizia al comparto calzaturiero.
Con l’adesione di Cidiu a Tappoachi? il Piemonte si consacra come la regione più virtuosa in materia di raccolta differenziata del sughero: Torino e provincia, in particolare, sono il territorio che conta il maggior numero di protocolli attivi. Proprio in Piemonte, a Boves, in provincia di Cuneo, ha sede la cooperativa sociale Artimestieri, a tutt’oggi unico impianto a livello nazionale autorizzato al trattamento dei rifiuti di sughero secondo la normativa vigente, convenzionato con Rilegno. Qui – grazie al coordinamento del consorzio – vengono conferiti i tappi di sughero raccolti nei territori dove è attivo Tappoachi?: dalle 15 ecostazioni gestite da Cidiu, una volta raggiunto un primo carico utile, i tappi saranno trasferiti ad un unico centro di raccolta individuato in accordo con Rilegno, e da qui inviati a Boves, dove diventeranno materiale isolante per la bioedilizia. Artimestieri, con i tappi di sughero usati e rimacinati, produce un sughero biondo granulare ribattezzato simpaticamente “Risughero”, totalmente naturale e rinnovabile, utilizzato in edilizia per aumentare l’isolamento termico delle costruzioni e migliorarne l’efficienza energetica, contribuendo così a una diminuzione generale dei consumi di energia e di emissione di CO2.
Tappoachi? è quindi un progetto ecologico, eco-sostenibile, e anche solidale: nel processo di lavorazione del sughero la cooperativa di Boves, infatti, dà impiego anche a persone diversamente abili.
“L’imballaggio di legno è da sempre il più nobile dei ‘contenitori’, ed è anche quello che ha il minore impatto ambientale in termini di inquinamento. Il suo recupero è importante, e dà sostegno all’industria produttiva italiana - dichiara il direttore di Rilegno, Marco Gasperoni - Anche il sughero, corteccia delle querce, è un prodotto completamente naturale e biodegradabile, quindi riciclabile infinite volte. Diviso dagli altri rifiuti e correttamente smaltito esso può tornare nelle nostre case sotto le più svariate forme: pannelli fonoassorbenti e termoisolanti, componenti per calzature, tovagliette, sottobicchieri e altri oggetti di arte e design. Con la copertura dei 15 comuni serviti da Cidiu abbiamo aggiunto un nuovo tassello nel progetto di riciclo del sughero e nel più grande mosaico della raccolta e del riciclo del legno. Grazie a Rilegno, infatti, ogni anno su tutta la Penisola circa 1 milione e 500 mila tonnellate di rifiuti di legno evitano la discarica: è in questo modo che il legno si trasforma da rifiuto in risorsa”.
“L’azienda ha aderito al progetto non per il valore economico che da questo si può trarre ma perché nel suo DNA di azienda pubblica c’è la difesa di valori ambientali che rappresentano i fondamenti su cui è stata costruita – dichiara il presidente di Cidiu, Giovanni Demarco – Ci faremo carico di raccogliere negli ecocentri quanto cittadini, ristoratori, associazioni, scuole, centri d’incontro coordinati dai Comuni o privatamente vorranno contribuire a portare. Potremo considerare questa nuova iniziativa sul territorio di Cidiu come un indice della sensibilità ambientale di ciascuno di noi. Più questa cresce e si rafforza più l’azienda persegue meglio i suoi obiettivi, collaborando con gli altri soggetti che al miglioramento ed al rispetto del mondo che ci circonda vogliono contribuire come una delle maggiori esigenze del nostro tempo. Grazie a Rilegno che ci ha coinvolto in questa iniziativa.”