Chiaiano, migliaia in piazza per dire no alla nuova discarica
Grande successo di partecipazione per il corteo organizzato per protestare contro l'ipotesi di apertura di una nuova discarica a Chiaiano
31 March, 2014
Sono stati migliaia (3.000 secondo alcune stime, 5.000 secondo altre) i cittadini che hanno partecipato alla manifestazione di protesta contro l'apertura di una nuova discarica sul territorio di Chiaiano. «Jatevenne», andatevene, è stato il messaggio, conciso e inequivocabile, che ha aperto il corteo organizzato dai movimenti Rete Commons e Stop biocidio Mugnano, a cui hanno aderito, oltre a tanbtissimi semplici cittadini, comitati, associazioni, istituti scolastici, esponenti politici e rappresentati delle amministrazioni locali.
La manifestazione, cui hanno preso parte anche le parrocchie del territorio, è partita dalla stazione metro di Chiaiano e ha attraversato anche i comuni confinanti di Mugnano e Marano. Tra le migliaia di cittadini scesi in piazza, c'era anche una rappresentanza delle Mamme Vulcaniche, che da anni si batte contro la discarica nel Parco del Vesuvio.
«Altro che nuove discariche, a Chiaiano deve partire solamente una bonifica immediata- ha dichiarato a Napoli Today Livio Sanseverino, di Stop biocidio Mugnano - Ci vuole un progetto serio di riqualifica per il Parco delle Colline che scongiuri definitivamente il pericolo di nuovi disastri ambientali e contemporaneamente sia da rilancio per l'economia e le eccellenze del territorio».
Nel frattempo, i sindaci di Mugnano e Marano hanno chiesto al commissario straordinario alle discariche Raffale Ruberto di poter partecipare alla conferenza dei servizi, in programma il 1 aprile, dedicata proprio all'ipotesi della nuova discarica. I primi cittadini hanno espresso la loro «preoccupazione nonché perplessità derivanti dai risvolti delle recenti indagini giudiziarie». Il riferimento è all'inchiesta sugli interessi economici e imprenditoriali della camorra nel settore dei rifiuti, e in particolare, nella gestione della vecchia discarica di Chiaiano, che ha portato a 17 arresti (8 in carcere e 9 ai domiciliari), tra cui l'imprenditore Giuseppe Carandente Tartaglia, accusato di avere avuto legami con i clan Nuvoletta, Mallardo, Polverino e, soprattutto, con la fazione Zagaria del clan dei Casalesi.
Anche la Giunta comunale di Napoli, nei giorni scorsi, ha espresso ufficialmente il proprio prarere contrario all'apertura di un nuovo invaso a Chiaiano.
(Foto ©Fanpage.it)