Sacchetti, il Parlamento Europeo approva la proposta di direttiva per limitarne l'uso
La direttiva europea volta a contenere il consumo di sacchetti usa e getta è stata votata a larga maggioranza nel corso della seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, con un giorno di anticipo rispetto all'agenda iniziale. Confermato il testo approvato dalla Commissione Ambiente
16 April, 2014
La direttiva europea volta a contenere il consumo di sacchetti usa e getta è stata votata nel corso della seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. La bozza è stata approvata con 539 voti a favore, 51 contrari e 72 astensioni.
Confermato il testo approvato dalla Commissione Ambiente e la modifica alla Direttiva Imballaggi (94/62/CE) proposta dalla Commissione, e osteggiata fino all'ultimo da Plastics Europe e dalle aziende produttrici di plastica tradizionale, che temono le conseguenze della disparità di condizioni di commercializzazione all'interno del mercato Europeo.
L'approvazione della direttiva avrà una ricaduta immediata sulla situazione italiana in Europa, perché il bando istituito dal nostro Paese - finora bloccato dalle procedure europee e mai ufficialmente entrato in vigore - non dovrebbe più incontrare ostacoli di sorta per la sua effettiva operatività. Le procedure d'infrazione rimaste aperte saranno con ogni probabilità chiuse dalla stessa Commissione, e l'Italia non dovrà più rispondere alle obiezioni dei Paesi che avevano osteggiato il provvedimento. (NB: Di parere diverso la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, CNA, come si legge nella nota pubblicata a fondo pagina)
Per il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti , quella italiana "è stata una battaglia di avanguardia vincente che ci ha portato nel 2011 a vietare l'uso dei sacchetti di plastica inquinanti. Una legge che ha consentito di contrastare una fonte di inquinamento del territorio e del mare dagli effetti gravi anche sulla fauna, specie quella ittica".
Leggi la comunicazione ufficiale del Parlamento:
MEPs clamp down on wasteful use of plastic carrier bags
Scarica la relazione presentata da Magrete Auken:
Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio al fine di ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero
I primi commenti:
Marco Versari, Assobioplastiche: "Per l’Italia e il suo sistema istituzionale e industriale si tratta di un importantissimo traguardo e riconoscimento: le misure adottate dal legislatore nazionale sono state “validate” dal testo di direttiva approvato oggi, che consente agli Stati Membri mantenere in vigore misure in deroga all’art. 18 della Direttiva imballaggi. Ma il Parlamento si è spinto oltre! Riconoscendo le differenze esistenti nei Paesi Membri ha fissato un preciso target di riduzione all’utilizzo degli shopper pari al 50% in 3 anni rispetto ai volumi immessi nel 2010 e dell’80% in 5 anni. Un secondo aspetto fondamentale è che viene riconosciuto in modo chiaro il principio di differenziazione tra le plastiche tradizionali e le plastiche biodegradabili e compostabili per il loro riconosciuto valore nella raccolta differenziata della frazione organica. Si prevede, inoltre, che tutti i sacchi frutta e verdura entro 5 anni dall’entrata in vigore della Direttiva debbano essere biodegradabili e compostabili o di carta riciclata. (Continua a leggere)
Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont: "Si tratta di un voto storico perché per la prima volta il Parlamento Europeo ha dato il via libera ad una normativa dedicata esclusivamente a minimizzare la produzione di rifiuti e incentivare modelli virtuosi ispirati all’economia circolare, asse prioritario strategico dell’UE". (Continua a leggere)
Stefano Ciafani, Legambiente: "In soli tre anni, con l’entrata in vigore nel 2011 della legge contro gli shopper non compostabili, la nostra Penisola è riuscita a dimezzare la percentuale di consumo dei sacchetti di plastica, che prima era pari al 25% del totale commercializzato in tutta Europa" (Continua a leggere)
Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club: “Si tratta di una svolta epocale perché per la prima volta il Parlamento europeo approva una legge dedicata unicamente a minimizzare la produzione di rifiuti e a incentivare dei modelli virtuosi, riconoscendo anche l’elevato valore della norma italiana sugli shopper, che ha trasformato il problema del rifiuto di plastica in un’opportunità in termini di sviluppo tecnologico”. (Continua a leggere)
Di parere opposto è invece la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa: "Per cominciare, la direttiva potrà dirsi definitiva e in vigore solo dopo l’accordo nel Consiglio Europeo. Inoltre, anche in questo caso, l'approvazione non determinerebbe alcuna legittimazione automatica dell’attuale normativa italiana in materia,in quanto richiederà comunque un adeguamento delle specifiche norme nazionali al nuovo dispositivo. Il punto cruciale è tuttavia un altro: prevedere la facoltà per il singolo Stato membro di utilizzare pure il divieto di commercializzazione al fine di ridurre il consumo dei sacchetti in deroga all’art.18 dell’attuale Direttiva Imballaggi sebbene,come nel caso di specie,manchi ogni plausibile motivazione di un rischio reale e immediato per la salute umana,vuol dire stabilire un precedente inaccettabile e pericoloso che mette in discussione i principi comunitari in materia di libera circolazione delle merci". (Continua a leggere)