Quante risorse recuperabili dai cassonetti di Torino
La conferenza stampa per la chiusura del progetto "Sentinelle per meno Rifiuti" è stata l'occasione per sottolineare quante risorse si trovino nei cassonetti dell'indifferenziato torinese. Plastica, carta, vetro e rifiuti organici che, se fossero differenziati ed avviati a riciclo, da costo si trasforemerebbero in ricavo
15 April, 2014
L'incontro conferenza stampa organizzato da Eco dalle Città e da Sentinelle dei Rifiuti è servito a socializzare e rimarcare acquisizioni note solo agli addetti ai lavori e tenute un po' in ombra in genere nelle attualità dei rifiuti. Il video di Ipla e Conai - in pratica una scheda, un minodocumentario - la cui presentazione inRegione Piemonteera passata inosservata, illustra le stime validate negli anni dell'analisi merceologica del rifiuto indifferenziato medio piemontese. Quando Ipla - Istituto piante da legno e ambiente - dice che oltre il 70% dei rifiuti indifferenziati sono recuperabili si riferisce a una media che comprende sia l'indifferenziato della raccolta stradale che quello del porta a porta. 26,5% dell'indifferenziato stimato da Ipla è costituito da carta e cartone, 14,6 da plastica, 28 da organico.
Le Sentinelle dei Rifiuti, lavorando sull'indifferenziato dello stradale e considerando anche gli oggetti e i materiali da portare all'ecocentro, hanno calcolato, a seconda dei vari trash-mob effettuati, percentuali tra l' 80 e il 90% di recuperabili. "Al netto dell'umido, che non viene venduto, c'è quasi un 50% di materiali riciclabili gettati e sprecati nell'indifferenziato. È clamoroso!" ha detto Paolo Hutter, introducendo l'incontro. Luca Rossi, direttore di Ipla, ha specificato che il campione che si vede nel video è casuale ma le cifre sono quelle della media e che il valore dell'organico sta nella funzionalità ambientale di "chiudere il suo ciclo", di evitare di intasare le discariche o annacquare il materiale per inceneritori, di evitare i cattivi odori.
Ivano Casalegno delle Sentinelle dei Rifiuti ha raccontato che l'esperienza delle Sentinelle in Vanchiglia è stata conotta per strada, a contatto coi commercianti e ha portato anche a due esperienze sociali virtuose : il Banco del Riuso presso la Vetreria (oggetti da cedere e riutilizzare) e il recupero di cibo da un paio di negozi, che viene poi cucinato per aperitivi di gruppo o condominio. In generale la tendenza del quartiere ad aumentare la quantità dei rifiuti indifferenziati si è quanto meno frenata. E' stato poi introdotto Giancarlo Palazzo della Coop Arcobaleno, i raccoglitori di carta e cartone vittime della crisi, perchè da Amiat vengono pagati per quanto raccolgono e nonostante i 70mila cestini e cestoni e punti di raccolta domiciliare in città, la raccolta è calata negli ultimi anni : hanno perso 10 mila tonnellate su 56 mila (56,8 mila nel 2010, 46,8 mila nel 2013), il 17,8%. E' dovuto alla crisi, ma in questa situazione è ancora più evidente che i cartoni buttati nell'indifferenziato "sono uno scandalo" aggiunge Hutter. In sole due ore e mezza, in poche strade di Vanchiglia, le Sentinelle ne hanno recuperato un quintale. Più attenzione, più efficienza da parte dei cittadini darebbero una mano anche a risolvere problemi di costi quali quelli che hanno contrapposto di recente Comune ed Amiat.
A questo proposito Federico Vozza di Eco dalle Città ha elaborato una schedina che paragona i costi tra le grandi città considerando come parametro le tonnellate di rifiuti, anche se non è del tutto esatto (una parte dei costi è dedicata infatti alla pulizia).
TORINO
158,8 milioni più Iva nel 2013 (contratto di servizio pagato ad Amiat) + 3,7 in discussione
415.750 tonnellate
Costo a tonnellata: 381,96 euro
MILANO
286 milioni di euro
649.838 tonnellate
Costo a tonnellata: 440,10
ROMA
718 milioni di euro con la tariffa rifiuti
1.800.000 tonnellate di rifiuti all’anno
Costo a tonnellata: 398,88
Roberto Bergandi di Amiat ha detto che “la buona volontà dei cittadini torinesi, che comunque va considerata, dev'essere ulteriormente incoraggiata con nuove opportunità”. Per questo l'Azienda sta preparando un allargamento del servizio Cartacinesca per la raccolta del cartone da commercio e alcune iniziative dedicate in particolare a Vanchiglia e Vanchiglietta per rendere più ricettivo il sistema di raccolta stradale. Per gli oggetti dismessi invece è in preparazione un Ecocentro mobile.
Paolo Foietta presidente di Ator ha ribadito che il termovalorizzatore del Gerbido non è stato avviato per supplire alla raccolta differenziata, ma al contrario è necessario aumentare e migliorare la differenziata per reperire risorse. Foietta ha confermato che gli attuali 13/14 milioni di ricavi da vendita di materiali per il riciclo a livello provinciale torinese possono essere raddoppiati e triplicati da una migliore organizzazione della raccolta (con il porta a porta) e da una maggiore consapevolezza generale. A questi maggiori ricavi vanno aggiunti i relativi risparmi di costo di smaltimento. Hutter ha concluso auspicando una maggiore circolazione di queste informazioni e del video di Ipla e annunciando un'iniziativa pioniera sperimentale in Vanchiglia di alcuni condominii che rinuncerebbero ad avere i cassonetti indifferenziati sotto casa.