Mobilità sostenibile: 5 domande ai candidati per le Elezioni Regionali 2014
Bici & Dintorni FIAB Torino ha posto, ai partiti che si presentano alle elezioni regionali piemontesi, 5 domande sui temi della ciclabilità e del cicloturismo
11 May, 2014
"Lo abbiamo fatto perché a livello regionale si prendono decisioni importanti sui temi dell’ambiente e della mobilità sostenibile" sottolineano dall'associazione. "Considerando l'impatto sulla vita e sulla salute delle persone ci sembra giusto che i cittadini conoscano la posizione di ciascun partito in corsa per le Elezioni Regionali".
Le risposte sono ordinate in base alla data in cui sono pervenute
Forza Italia
- risponde Gilberto Pichetto Fratin, Vice Presidente della Regione Piemonte, coordinatore regionale di Forza Italia e candidato a Presidente della Regione Piemonte alle elezioni regionali 2014.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
La domanda sarebbe più opportuno porla al mio avversario che ha già lasciato Torino con questo triste primato dopo la sua guida come sindaco. Il Piemonte, con 265 milioni di euro è la Regione italiana che ha destinato la quota maggiore di finanziamenti europei per la realizzazione di progetti in tema di efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili. Torino, con 50 milioni di euro per 195 progetti, è il Comune che in ambito regionale ha ricevuto i finanziamenti pubblici maggiori. Credo quindi che la Regione in questi anni abbia fortemente sostenuto in tal senso il capoluogo sabaudo. in particolare se si pensa anche agli importanti investimenti sul progetto Corona Verde: una autostrada “verde” che funziona da vero e proprio polmone per Torino. Personalmente continuerò ad impegnarmi su questo ambito fissando criteri urbanistici che spingano i costruttori a lasciare all’interno delle nuove abitazioni/capannoni una percentuale maggiore di verde pubblico. Penso poi che sarà fondamentale creare un fondo quinquennale per incentivare l’ampliamento di un distretto della green economy che porti reddito e competenze in questo ambito.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
Ritengo che un accordo con Trenitalia sia non solo possibile ma auspicabile visto che il trasporto regionale vede il nostro intervento finanziario. Nell’attuale momento di crisi sono sempre di più i cittadini che incontro che mi dicono di aver rinunciato sia all’auto sia ai mezzi pubblici che richiedono il pagamento di un abbonamento salato. Ad un impegno per la bici in treno gratis comunque possono supplire anche investimenti per diffondere il bike sharing almeno nelle città più grandi del Piemonte. Su questo punto faremo la nostra parte.
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
Credo che su questo punto tanto si sia già fatto in Piemonte. E’ certamente difficile paragonare una Regione autonoma come il Trentino che gode di maggiori trasferimenti statali. Su questo punto bisognerà andare a trattare a Roma per avere una maggiore attenzione sulla mobilità sostenibile e su tutte quelle attività che possono diventare industria del turismo.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
C’è una tradizione diversa nel Nord Europa. Bisogna partire dalle scuole, con attività che insegnino già da bambini i benefici che puoi avere spostandoti in bici. Un modo utile anche per avvicinare le famiglie che attraverso il “gioco” con i propri figli possono riscoprire un modo alternativo di spostarsi, anche con beneficio per il proprio bilancio mensile.
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Credo che sarebbe interessante lanciare una propaganda in bicicletta per le vie di Torino. Un modo per diffondere una cultura ambientalista che per troppo tempo è appartenuta ad una sola parte.
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SEL – Sinistra Ecologia e Libertà
- risponde Monica Cerutti, consigliere regionale del Piemonte per Sinistra Ecologia Libertà, candidata capolista elezioni regionali 2014.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
Lancio una provocazione, per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico non servono grosse idee innovative, basterebbe guardare al passato e tornare alle sane e vecchie abitudini di un tempo. Perché non rilanciare le domeniche a piedi o magari anche i fine settimana? E’ indubbio che dobbiamo anche pensare a migliorare il sistema di trasporto pubblico locale che in questi anni è stato affossato dalla Giunta di centrodestra. Invece serve disincentivare il trasporto privato che è oggettivamente la principale causa di inquinamento.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
La risposta è semplice: io credo che chiunque debba avere la possibilità di trasportare le proprie biciclette sui treni e sui mezzi pubblici gratuitamente. Il problema sono i nuovi treni, ad esempio quelli che sono stati messi sulle diverse linee ferroviarie metropolitane non prevedono spazi nei quali mettere le proprie bici. Credo che la questione debba essere una priorità della prossima amministrazione regionale: il trasporto deve essere ecologicamente compatibile.
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
In Piemonte sono stata tra le promotrici del progetto Ven.To, una ciclovia che connetta Venezia con Torino passando lungo il fiume Po. Questo sarebbe un tipico esempio di cicloturismo in salsa piemontese che porterebbe vantaggi ai territori percorsi. Negli anni la politica, anche quella industriale, ha guardato al globale, noi dobbiamo impegnarci a riconquistare la dimensione locale.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
In Europa il trasporto pubblico viene utilizzato perché i cittadini sono messi in condizione di poterlo fare: i servizi funzionano, il bikesharing è uno strumento consolidato e le città sono a portata di persona. In Piemonte dobbiamo prima di tutto migliorare i collegamenti tra centri urbani e provincia: i treni non sono puntuali, ai confini delle grandi città non ci sono parcheggi per lasciare custodite le vetture, la metropolitana non copre nemmeno il centro della città. Si tratta di incentivare l’intermodalità. Per portare il Piemonte in Europa dobbiamo prima di tutto studiare e applicare il sistema europeo al nostro territorio.
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Il prossimo Consiglio regionale dovrà pensare al sistema trasportistico regionale nel suo insieme: trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario, ciclabilità, ecocompatibilità ambientale sono tutti ingranaggi dello stesso meccanismo. Sarà nostro compito farli girare alla stessa velocità e il mio impegno sarà in questa direzione.
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Scelta Civica
- risponde Marco Cavaletto, coordinatore regionale Piemonte di Scelta Civica, candidato alle elezioni regionali 2014.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
Occorre sensibilizzare maggiormente il cittadino consumatore per incrementare la consapevolezza della necessità di rivolgersi al trasporto pubblico, ove questo sia possibile.
Il problema è che le nostre città non sempre hanno sistemi di trasporto efficaci.
Il caso di Torino è emblematico: a fronte del fatto che il sistema metropolitano di trasporto locale possa dirsi adeguato alle necessità vediamo come troppi autoveicoli privati circolino sulle strade cittadine. Non credo sia soltanto una questione di incremento delle corse, o di individuare nuovi tracciati ai bus o ai tram. Occorre continuare ad insistere perché si ricorra tutti più spesso al mezzo pubblico.
Sono quindi d’accordo ad estendere la pedonalizzazione di alcune vie del centro città (questo vale ovviamente anche per le città capoluogo di provincia, individuando caso per caso le migliori opportunità).
E’ del tutto evidente che occorra estendere il più possibile la rete delle piste ciclabili, rendendo prioritario questo sistema di trasporto e privilegiandolo, sempre ove sia possibile, ad altri sistemi “inquinanti”.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
Nel corso della legislatura 2005-2010 la Regione aveva avviato le procedure per redigere il bando di gara europea per il trasporto ferroviario locale. La Regione aveva suddiviso il territorio in 4 quadranti, per attirare un maggior numero di operatori internazionali presenti sul mercato del trasporto locale non per danneggiare Trenitalia, ma per consentire logiche di concorrenza su trasporto locale come peraltro ci impone l’Unione Europea. Ricordo che tra le istanze poste dalle Associazioni ambientaliste per i contenuti del bando era stata posta anche questa opzione.
Naturamente la Giunta Cota decise che invece era meglio abbandonare la gara pubblica per ridare a Trenitalia il monopolio del trasporto.
Ciò detto, la Regione che ha responsabilità precise sul TPL, dovrà inserire nelle condizioni contrattuali elementi tendenti a favorire questa modalità, sempre salvaguardando la incolumità dei cittadini trasportati (per cui ove non vi siano carrozze idonee a trasportare le biciclette, almeno che le biciclette ripiegabili siano contenute in sacche, per evitare contatti o urti potenzialmente pericolosi ad altri passeggeri. Ma queste tecnicalità si risolvono se c’è la volontà di raggiungere l’obiettivo.
Sulla questione del pagamento di una tariffa sia pure agevolata sarei tendenzialmente contrario perché, nei termini puramente teorici di un ragionamento che l’operatore pubblico dovrebbe comunque tenere presente, la bicicletta costituisce uno strumento che consente al cittadino di raggiungere la sua meta, magari non diversamente raggiungibile con il mezzo pubblico. A fronte della impossibilità del mezzo pubblico di raggiungere le diverse mete è corretto pensare alla gratuità per il trasporto della bicicletta…
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
Sono stato direttore regionale al commercio, artigianato e turismo fino al 2010. In quel periodo ho messo a punto con i miei collaboratori il disegno di legge da nome “testo unico sul Turismo” che, per vari motivi, non ha mai visto la luce.
In quel provvedimento, che facilmente potrà essere ripreso e aggiornato, c’era un capo con qualche articolo che sosteneva la necessità di incrementare il ciclo turismo, non tanto mettendo a disposizione risorse (che oggi peraltro non ci sono più) quanto creando le opportunità di collegamento tra servizi di ristorazione, agriturismi, città e paesi a vocazione turistica costruiendo una vera e propria rete.
Ricordo che alcuni progetti sono stati comunque finanziati (nel Monferrato, nelle Langhe…) a valere su leggi che permettevano ad operatori turistici di essere considerati beneficiari di risorse pubbliche. La questione è che occorre portare ad organicità gli interventi in questo settore facendo diventare la bicicletta una sorta di “club di prodotto” e pertanto beneficiaria di interventi specifici destinati all’incremento dell’uso di questo mezzo di trasporto.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
Qualche problema può esserci in Piemonte a raggiungere i livelli nord europei per l’oggettiva presenza anche nelle nostre città di dislivelli non sempre facili da superare. Ciò nonostante occorre lavorare per limitare o abbattere le barriere architettoniche che impediscono alla rete delle piste ciclabili di estendersi; poi occorre incrementare le aree pedonali ove possibile perché ciò permette di riconquistare la città (il caso di alcune vie del centro di Torino lo dimostra senza ombra di dubbio); infine, occorre regolare gli orari della città per favorire maggiormente l’uso della bici.
Detta così può non essere comprensibile: ma se io sostengo la tesi che occorra partire dalla bicicletta e dallo spostamento a piedi per ridisegnare la mobilità urbana, forse il concetto risulterà più chiaro.
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Un vero e proprio piano no! Ma vorrei proporre alle varie associazioni di provare a costruirlo insieme.
La nostra lista è composta da professionisti, impiegati, imprenditori, dirigenti di impresa… La cosa che ci accomuna è che apparteniamo al cosiddetto “ceto medio” tanto bistrattato e poco ascoltato; non costituiamo un vero corpo sociale perché siamo molto eterogenei.
Abbiamo opinioni comuni in economia, sulla fiscalità, sull’Europa. Ad esempio siamo convinti che l’Europa debba diventare un corpo politico più solido, non soltanto con una moneta unica, ma con un vero e proprio governo, con un sistema di difesa unitario, con una fiscalità vera (non quella italiana, che permette a chi evade il fisco per 300milioni di euro, di andare in una televisione pubblica a fare la vittima)…
Se il nostro Paese diventasse più europeo, e sta a noi farlo crescere, sicuramente avremmo degli incrementi di legalità, diminuirebbero i casi di illegalità, gli aeroplani F35 forse non sarebbero più necessari nel numero previsto, la difesa costerebbe di meno, miglioreremmo la nostra capacità di competere sui mercati internazionali (i paesi emergenti come Cina, India, Brasile, stanno ormai superando le economie consolidate dei Paesi del vecchio continente e naturalmente non voglio dimenticare Usa e Russia) e, ne sono certo, migliorerebbero anche le modalità di trasporto urbano ponendo la bicicletta al posto che giustamente le spetta.
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L’Altro Piemonte a Sinistra
- risponde Mauro Filingeri, candidato Presidente alle elezioni regionali 2014.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
Siamo favorevolissimi a investire sulla mobilità pubblica sostenibile, trasferendo su questo comparto i soldi che andrebbero alle grandi opere inutili. Agevolando, attraverso riduzioni economiche, gli studenti, i pendolari e i pensionati a basso reddito.
Pubblicizzare l’ utilizzo della bici come mezzo sostenibile e comodo, organizzando anche eventi (esempio il BikePride). Investire, costruendo e disegnando nuove piste ciclabili, in modo tale da rendere più agevole e sicuro l’ utilizzo di questo Grande mezzo.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
Sposiamo pienamente l’ idea del trasporto gratuito delle bici sui treni, correlato a una soluzione adeguata con spazi dedicati alla loro ubicazione.
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
Bisognerebbe organizzare e sponsorizzare Tour in bicicletta, creando nuovi percorsi ciclo-turistici. Diventa essenziale anche avere un manto stradale adeguato per eventi su strade statali e provinciali.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
Bisogna lanciare una campagna pubblicitaria molto forte che trasformi culturalmente la visione della mobilità. Siamo stati per troppi anni affascinati dal mezzo privato…..è ora di cambiare, anche attraverso investimenti che rendano più appetibili i mezzi pubblici e l’utilizzo della bici.
Vi informo che sui nostri volantini e manifesti ci sarà una Bicicletta (il messaggio è chiaro).
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Abbiamo un piano generico sulla mobilità pubblica sostenibile nel nostro programma (investimento e rilancio) mentre, per quanto concerne la ciclabilità, sarebbe a noi utile e interessante conoscere le Vostre idee e proposte.
Come proposta politica, sin dall’inizio, abbiamo coinvolto e ascoltato tutti per capire e agire in modo di rappresentare, nel modo migliore, le istanze che ci venivano poste dalle varie associazioni e/o comitati.
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Movimento 5 Stelle
- risponde Davide Bono, consigliere regionale del Piemonte per Movimento 5 Stelle, candidato a Presidente della Regione Piemonte alle elezioni regionali 2014​.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
Il Programma del movimento per quanto riguarda la questione trasporti è incentrato sulla mobilità sostenibile.
Per quanto riguarda la viabilità cittadina, nonostante la materia non sia di competenza regionale, la direzione che intendiamo prendere è quella dell’incentivare l’uso della bicicletta, dando linee guida e fondi, quando possibile, per la realizzazione di piste ed itinerari ciclabili realmente fruibili e privi di ostacoli o barriere architettoniche.
Sempre tenendo in mente i fondi disponibili, si cercherà di ricalibrare l’offerta di trasporto pubblico sia ferroviario che bus e tram di modo da rendere la stessa competitiva con il trasporto privato automobilistico con il fine di attrarre più utenza.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
Il movimento 5 stelle è favorevolissimo all’incentivo dei mezzi sostenibili in qualsiasi modo e di conseguenza anche a permettere il trasporto gratis di biciclette sui treni. Tuttavia la sempre maggior difficoltà è dovuta all’inadeguatezza del materiale rotabile, il quale verrà, già gradualmente sostituito, ma purtroppo l’operazione richiederà tempo ed investimenti.
Per quanto riguarda il trasporto biciclette sugli autobus non vi so purtroppo dare una risposta in quanto non so se dipende da una normativa, da come sono realizzati i bus attualmente in circolazione oppure da altri parametri.
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
Si sta valutando la possibilità di incentivare questa tipologia di turismo e un punto a riguardo è stato inserito nel nostro programma. L’iniziativa però non dipende solo dalle infrastrutture pubbliche che saranno a disposizione (ad esempio il movimento 5 stelle Piemonte appoggia e intende prendere parte nel progetto ciclabile “Vento” che lungo il Po da Torino raggiunge Venezia) ma anche dalla volontà dei privati di voler attrezzare le strutture ricettive ai ciclisti, per la quale la Regione può solo agire incentivandone la diffusione.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
L’idea che come movimento 5 stelle ed in particolare come gruppo trasporti abbiamo in mente è quella di rendere, come già detto, i mezzi pubblici e l’uso della bicicletta competitivi, in modo da permettere a chi si sposta di utilizzare mezzi affidabili e puntuali e di conseguenza di abbandonare l’uso dell’auto.
Abbiamo già sviluppato diverse proposte, sia per quanto riguarda gli investimenti nel servizio e nelle infrastrutture, sia per quello che riguarda la tariffazione, per la quale si stanno elaborando diverse soluzioni.
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Il piano per favorire la mobilità sostenibile è in via di chiusura.
Non comprenderà interventi diretti (raddoppio linea ferroviaria oppure elettrificazione) in quanto non vogliamo promettere operazioni che economicamente potremmo non essere in grado di portare a termine bensì indicazioni su come vorremmo strutturare l’offerta su tutto il territorio regionale. A breve il programma elettorale sarà concluso e poi diffuso via internet e in forma cartacea. Nonostante gli interventi infrastrutturali che vorremmo fare non saranno inclusi nel programma, questo non significa che non intenderemo farne bensì che li promuoveremo nel momento in cui saranno fattibili e li sottoporremo alla volontà della popolazione.
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Chiamparino per il Piemonte
- risponde Sergio Chiamparino, candidato a Presidente della Regione Piemonte alle elezioni regionali 2014​.
1) Torino è la città più inquinata d’Italia, secondo uno studio recente di Legambiente, e le altre città piemontesi la seguono a ruota. Cosa intendete fare per cambiare questa situazione?
Purtroppo il problema dell’inquinamento interessa tutta l’area della Pianura Padana, una delle più inquinate d’Europa perché ad alto tasso di industrializzazione e perché circondata dalle montagne che rendono difficile la circolazione delle correnti d’aria.
Partendo da questo dato geografico, ho in mente due strade per cercare di ridurre le emissioni nocive nelle nostre città: l’utilizzo dei fondi europei previsti nell’ambito del programma Europa2020 per finanziare progetti specifici a sostegno della mobilità sostenibile, e la promozione, in tutto il Piemonte, di azioni di sensibilizzazione per l’utilizzo di mezzi alternativi, come bike sharing e car sharing (anche elettrico). Al di là delle azioni concrete di cui ho fatto solo alcuni esempi, ritengo però che attuare politiche di mobilità sostenibile voglia dire soddisfare i bisogni di beni, risorse e servizi senza aumentare la domanda di trasporto, e per questo è necessario integrare queste politiche a quelle economiche e sociali. In poche parole bisogna che la sostenibilità ambientale sia un filtro attraverso il quale far passare le future iniziative politiche della nostra Regione.
2) In Liguria e diverse altre regioni italiane la bici in treno è gratis. In Piemonte, spostarsi in treno con la bici non solo si paga, ma è diventato sempre più difficile. Cosa pensate di fare per agevolare il trasporto della bici sui treni e sugli altri mezzi pubblici su gomma e su rotaia?
Sul trasporto gratuito delle bici sui treni regionali non posso che essere d’accordo, essendo tra l’altro, come noto, un appassionato ciclista. L’esempio della Liguria deve essere seguito, e quindi, se sarò eletto, promuoverò, dopo averne verificato la fattibilità, un analogo accordo fra Trenitalia e Regione Piemonte.
Per quanto riguarda il trasporto sugli altri mezzi pubblici, l’obiettivo principale è di favorire al massimo l’integrazione dei vari sistemi di mobilità, e per questo si può pensare ad alcune iniziative sperimentali (come ad esempio attrezzare qualche mezzo di trasporto metropolitano con specifici sistemi di tenuta per le biciclette) che potranno essere finanziate, anche qui, con i fondi europei destinati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In questo campo, lo ribadisco, l’iniziativa pubblica funziona se si instaura un dialogo produttivo con le varie associazioni che rappresentano le esigenze di tutti i cittadini, e penso in questo caso anche alle difficoltà che incontrano anziani e disabili nei loro spostamenti metropolitani.
3) In Europa, e in Trentino – Alto Adige, il cicloturismo attira italiani e stranieri, crea occupazione ed è economicamente molto significativo. Cosa intendete fare per favorirlo in Piemonte?
Incentivare l’uso della bicicletta anche in chiave turistica è uno dei punti del mio programma elettorale: mi impegno a sostenere i progetti migliori per la realizzazione di nuove piste ciclabili, per esempio lungo il corso dei fiumi o al posto di alcuni tratti ferroviari dismessi. Il Piemonte ha tesori preziosi da rilanciare, come la biodiversità, il sistema dei parchi e il fiume Po: la progettata ciclovia lungo il Grande Fiume può diventare l’asse di un sistema di mobilità ciclistica regionale e di un indotto di turismo intelligente che in Germania, Austria e Francia ha già dimostrato di valere decine di milioni di euro l’anno.
4) Nel nord Europa il trasporto urbano su auto e moto private è il 30% del totale, mentre il 70% consiste in spostamenti su mezzi pubblici, in bici e a piedi. Come fare a portare il Piemonte in Europa?
L’Italia sconta purtroppo le scelte che nel corso degli anni hanno sempre favorito l’automobile come modalità di trasporto, come sappiamo tutti abbiamo due primati non invidiabili, quello del numero di autoveicoli per abitante e quello del traffico in rapporto all’estensione della rete stradale.
Primati che difficilmente possono cambiare nel corso di una legislatura, ma sui quali si può lavorare, avviando iniziative concrete di sostengo alla mobilità alternativa e sostenibile, rilanciando il sistema del trasporto pubblico locale, che deve essere efficiente, affidabile e accessibile, e sostenendo campagne di sensibilizzazione che facilitino il cambiamento culturale, perché l’inversione di rotta sarà sensibile solo se le priorità politiche saranno sostenute e da una presa di coscienza delle singole persone e delle comunità.
5) Avete un piano per favorire la mobilità sostenibile e la ciclabilità in Piemonte? Se sì, come pensate di farlo conoscere in campagna elettorale?
Per questa ed altre curiosità sul nostro programma invitiamo tutti a leggere la versione completa del Manifesto per il Piemonte su www.perchiamparino.it/programm