di Matteo Nardi

Non sembra volersi arrestare l'incredibile boom di iscrizioni al nuovo sistema di carsharing della capitale. In poco più di due mesi sono state registrate 45.000 utenze ben distribuite tra uomini d'affari, ecologisti o semplici curiosi. La flotta è stata ormai completamente collocata sul territorio e le automobili disponibili sono ora 500. L'area di operatività, per ora abbastanza ristretta, dovrebbe essere estesa in breve tempo andando a comprendere almeno la zona est di Roma. Questa infatti è tra la più popolose della capitale, ed in termini di praticità, un estensione fino a via Palmiro Togliatti potrebbe rivelarsi fondamentale per i cittadini ed il sistema stesso. Sistema che, varrà la pena ricordare, è il primo ad inaugurare un nuovo tipo di mobilità nella capitale. Da anni infatti è attivo sul territorio il carsharing gestito da Atac che, nonostante i prezzi molto competitivi, resta un poco elastico e con una flotta ed un numero di stalli insufficiente a servire una città di quasi 3 milioni di abitanti. Il car2go è il primo della serie ma non sarà l'ultimo visto che nei prossimi mesi arriveranno anche Enjoy di Eni e Nhp , quest'ultima con 50 auto elettriche Zoe della Renault.

Purtroppo non ancora elettriche, le automobili del Car2Go dovrebbe fungere da ponte tra i mezzi pubblici e consentire ai cittadini di muoversi su 4 ruote solo in caso di necessità, per brevi tratti, lasciando le auto private a casa. Il sistema è stato promosso dal Comune e appoggiato anche da Legambiente poiché dovrebbe consentire di ridurre il traffico nella aree centrali della città e, di conseguenza, l'inquinamento acustico e dell'aria.

Il carsharing però resterà solo una foglia di fico fin quando non sarà affiancato da una mobilità sostenibile al 100% ovvero dal bikesharing e da un sistema di piste ciclabili degno di una capitale europea.

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