Milano Recycle City, i protagonisti e gli interventi del mattino | VIDEO
Il sondaggio di Mannheimer (ISPO) sul "gradimento" verso la raccolta differenziata, gli interventi AMSA di Rio e Petrone, Facciotto per CONAI, Garaffa di Novamont, la giornalista Pavan con Giacimenti Urbani e le conclusioni del Presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci. Ecco i protagonisti della mattinata di Milano Recycle City, alla Fabbrica del Vapore
06 June, 2014
di Stefano D'Adda
A Milano Recycle City, dopo i saluti dell'assesssore Pierfrancesco Maran che ha comunicato gli ultimi dati (50%) sulla raccolta differenziata a Milano, è stata la volta di Renato Mannheimer, direttore dell’istituto ISPO, che ha presentato con entusiasmo i sorprendenti e positivi risultati dell’ultimo sondaggio sull’accettazione della raccolta differenziata e sull’apprezzamento dei cittadini per il servizio AMSA, commissionato ad ISPO dall'Associazione Economia e Sostenibilità.
Se per il 63% degli intervistati (un campione onnicomprensivo di 800 cittadini, contattati nel dicembre 2013), la raccolta differenziata è una pratica che "non si dovrebbe nemmeno più mettere in discussione", per il 60% circa "non è difficile da effettuare" nella vita quotidiana. Il 79% dei milanesi dà poi un giudizio di "efficienza" alla nuova raccolta dell'umido e al servizio AMSA in generale.
Emilia Rio, presidente di AMSA, ha ringraziato i dipendenti dell'azienda e i cittadini per i risultati ottenuti nella buona gestione dei rifiuti a Milano, che permettono di porre il capoluogo lombardo ai vertici in Europa. Paola Petrone, direttrice di AMSA, ha ricordato la storia della gestione dei rifiuti a Milano, evidenziando come, laddove si applichi il "porta a porta", i dati generali mostrino una diminuzione della produzione rifiuti pro-capite (l'ultimo dato milanese è di 500 kg annui). Riguardo la raccolta dell'organico, ha aggiunto Paola Petrone, ora gli sforzi dell’azienda si stanno concentrando sulla promozione dell'uso dei giusti sacchetti (la campagna "Sacchetto, quale ci metto?"), quelli compostabili, per ridurre ancora quel 4,27% di frazione dell’umido non trattabile. "Abbiamo dato tempo ai cittadini per abituarsi e le sanzioni riguardo l'umido sono partite solo dopo 6 mesi".
Walter Facciotto, direttore di CONAI, ha ricordato come il punto di svolta nel recupero degli imballaggi in Italia (che ha raggiunto il 76,5%) sia partito proprio a Milano, 15 anni fa, con il passaggio dal recupero "vetro e metalli" a quello di "plastica e metalli", più semplice da trattare e quindi più efficiente. “Ora anche le leggi europee ci impongono di passare nei nostri obiettivi in % ad una nuova fase; dal recupero, al riciclo”, ha ricordato Facciotto, aggiungendo che l'Italia ha avviato comunque un trend positivo che può permetterci di raggiungere, entro il 2020, il 50% di effettivo riciclo negli imballaggi.
Christian Garaffa, del Marketing Novamont, ha ricordato l'importanza delle bio-plastiche compostabili nella raccolta dell’umido e di come Novamont sia stata un precursore mondiale nella produzione del granulo MaterB per gli shopper in bioplastica, già con un progetto pilota in Germania, nel 1992. Milano è una "città studio" per Novamont, ha aggiunto Garaffa, con i suoi 90 kg pro-capite di "umido intercettato", nella produzione annua di 104 kg di umido (media generale della Lombardia).
La giornalista Donatella Pavan ha illustrato invece la nascita e lo sviluppo, all'interno dell'esperienza di Cascina Cuccagna, degli eventi e del lavoro di Giacimenti Urbani, la mappatura milanese delle “miniere” dei rifiuti preziosi, spesso legate a piccole attività economiche, negozi ed artigiani.
In conclusione, Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Camera dei Deputati, ha auspicato che l’Italia riconquisti i suoi vecchi primati economici, proprio partendo dalla sua leadership nella chimica verde e, in particolare, nelle bioplastiche. In questo settore, ha ricordato Realacci, siamo già ai vertici mondiali per numero di brevetti ottenuti.