Blocco del termovalorizzatore del Gerbido. Le proteste continuano e Lavolta scrive a Trm
Un'esplosione all'inceneritore del Gerbido ha provocato la chiusura della linea 1 dell'impianto tra l'1 e l'8 giugno, senza che TRM lo comunicasse. L'assessore all'Ambiente Enzo Lavolta scrive una lettera di protesta alla società mentre il Coordinamento No Inceneritore continua ad opporsi all'opera
17 June, 2014
Una bomboletta del gas finita erroneamente con gli altri rifiuti che vengono bruciati nel termovalorizzatore del Gerbido ha causato alcuni danni alla linea 1 dell'impianto. Il residuo di gas presente nella bomboletta ha provocato, infatti, un'esplosione che ha comportato la chiusura della linea 1 (le altre due hanno continuato a funzionare regolarmente) per una settimana. Trm , società che gestisce l'impianto, non ha fornito alcuna comunicazione sull'accaduto e di conseguenza neppure il comune di Torino, finché il presidente Bruno Torresin non ha spiegato alla stampa che il danneggiamento della griglia della linea 1 non ha comportato uno sforamento delle emissioni. Motivo per cui non è stato necessario avvisare le autorità del guasto, come prevedono i protocolli. Una spiegazione evidentemente non ritenuta sufficiente dall'assessore all'Ambiente di Palazzo Civico, Enzo lavolta, che ha annunciato di aver pronta una lettera da spedire a Torrresin per protestare contro la mancata segnalazione all'amministrazione.
Omissione questa, che non è stata gradita dal Coordinamento No Inceneritori Rifiuti Zero, anche alla luce dell'imminente inaugurazione prevista per il prossimo 20 giugno. Per la serata di giovedì e per quella di venerdì, infatti, il Coordinamento si riunirà per protestare come da loro riportato sul seguente comunicato Stampa:
“_"E nella luce fredda io vidi diecimila persone, forse più. Persone che parlavano senza dire nulla persone che ascoltavano senza capire... e nessuno osava disturbare il suono del silenzio. "Pazzi" dissi io "voi non sapete che il silenzio cresce come un cancro"....Ma le mie parole cadevano come gocce di pioggia silenziose, e ne usciva l’eco dai pozzi del silenzio."
The sound of silence – Simon & Garfunkel
Il suono assordante del silenziose
Ancora una volta succedono cose strane all'inceneritore del Gerbido a Torino ed ancora una volta cala su tutto una cappa di silenzio che definire assordante è perfino riduttivo.
Dall'1 all'8 giugno la linea 1 dell'impianto si è fermata, nessuno si è premurato di dirci perché, il CLDC (Catalessi Lisergica Data alla Cittadinanza) continua la sua opera mirabile di difesa dei cittadini attendendo di "copiaincollare" il solito comunicato di TRM.
C'è solo un problema, questa volta il comunicato di TRM non arriva! C'è il sito da rassettare, c'è una bella inaugurazione da preparare e così l'ambiente si satura di questo silenzio che sembra urlare, tanto è fastidioso. La pagina del Comitato Locale di Controllo rimane, come molte altre volte in passato, desolatamente vuota.
C'è stata un'esplosione, i cittadini l'hanno sentita, il Coordinamento l'ha denunciata , però tutto tace.
Ci sono dei rifiuti che non verranno bruciati e dovranno essere smaltiti in nuove discariche (o in quelle vecchie debitamente ampliate, vedi Torrazza Piemonte) perché le politiche per incrementare la raccolta differenziata a Torino sono semplicemente ridicole (Milano è passata da meno dal 37% del 2012 al 50% di oggi, Torino è ferma al 42% da anni).
Il Coordinamento No Inceneritore Rifiuti Zero Torino insieme al CARP, a Pro Natura e con l'aiuto di Zero Waste Italia hanno elaborato un piano provinciale articolato e credibile per risolvere il problema e vuole presentarlo a chiunque sia disposto a scommettere su una strategia che rispetti la salute dei cittadini ed il loro portafoglio, senza trascurare le ricadute occupazionali.
C'è qualche giornale in Italia (basterebbe anche in Piemonte, a Torino), qualche televisione, qualche radio, qualche blogger che vuole saperne di più? Non sarebbe loro dovere farlo come servizio per i loro spettatori/lettori?
Ci vediamo giovedì sera presso l'inceneritore per una veglia funebre per la nostra salute alle 21,00 in via Gorini a Torino. Ognuno di noi porterà una frase, una poesia, un gesto, una canzone da condividere con tutti ed assisteremo ad una performance organizzata dagli amici di Sistema Torino, per dimostrare che nessuno si è rassegnato a questo scempio.
Il 20 giugno una nostra delegazione sarà anche presente fuori dall'impianto per protestare contro l'inaugurazione del nulla, del nulla che uccide. L'unico inceneritore sicuro è quello chiuso, anzi mai costruito.”
Intanto anche il Comune di Rivalta, che da sempre si oppone al termovalorizzatore del Gerbido, esprime il proprio sostegno alla protesta in opposizione all'inaugurazione. “Occorre premere affinché forme e impianti alternativi, già sperimentati, vengano presi in considerazione – spiega il Comune-. Rivalta è pronta a fare la sua parte”