Lazio, arrivato il nuovo treno per i 1.200 pendolari della tratta Roma-Cassino
Una risposta ai 1200 pendolari che vivono ogni giorno tanti disagi. Il treno, moderno e innovativo, è operativo dal 19 giugno ed è dotato anche di un’area polifunzionale attrezzata per le bici
20 June, 2014
Entrato operativo da giovedì 19 giugno il nuovo treno per i pendolari che viaggerà sulla tratta Roma-Frosinone-Cassino, la FL6. Una risposta, ha detto la Regione, per i 1.200 pendolari che viaggiano ogni giorno su questa linea.
Si tratta, spiega la Regione, di un treno moderno e innovativo. Il nuovo Vivalto ha 700 posti a sedere ed è composto da 6 carrozze, di cui una semipilota. È dotato di climatizzazione, di monitor informativi e per la videosorveglianza, di una zona disabili e di un’area polifunzionale attrezzata anche per le bici.
La Regione Lazio assicura anche treni più puliti grazie alla nuova area per le pulizie all’interno della stazione di Cassino, in cui lavoreranno 25 persone. Ogni giorno ci saranno 25 interventi di pulizia all’interno dei treni e ne verranno lavati esternamente almeno tre. Si procederà giornalmente anche alla rimozione dei graffiti.
Inoltre, nei giorni scorsi la Regione ha avviato una collaborazione con la Regione Molise per rendere più efficiente questa linea. Sono stati aggiunti due nuovi treni: il primo parte dal Molise e arriva nel primo pomeriggio a Roma Tiburtina e il secondo parte da Roma e ferma a Cassino. A dicembre, con il cambio di orario, sono previsti altri nuovi collegamenti che saranno pagati sia dalla Regione Lazio che dalla Regione Molise.
Entro la fine del 2014 la Regione consegnerà altri 16 treni grazia all'accordo siglato con Trenitalia che certifica lo sblocco e la disponibilità di 35 milioni di euro di fondi regionali.
“Questo treno non è una parentesi nel deserto. Sono in arrivo ventisei nuovi treni sulle linee del pendolarismo del Lazio, dalla parte nord fino a sud. Il trasporto su ferro è un'opportunita per la nostra regione", ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Il Vivalto è qui perché la Regione ha ripreso a pagare i fornitori chiudendo la pagina oscena che portava a prendere impegni senza poi mantenerli”.