Umbria, nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti organici
I lavori saranno eseguiti nelle discariche di Belladanza (Città di Castello), Pietramelina (di proprietà del Comune di Perugia) e Casone (Foligno). L'operazione avrà un costo totale finale di circa 36 milioni di euro
07 October, 2014
Potenziare il trattamento della frazione organica dei rifiuti per aumentare il recupero di materia e ridurre ulteriormente il conferimento in discarica. È con questa finalità che la Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore all'Ambiente Silvano Rometti, ha destinato 7 milioni e 700mila euro delle risorse del Par Fsc, il Programma attuativo regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per il cofinanziamento di tre interventi in altrettanti impianti, a Belladanza (Città di Castello), Pietramelina (di proprietà del Comune di Perugia) e Casone (Foligno). "Gli interventi – sottolinea Rometti – sono previsti dalla pianificazione di ambito approvata dagli Ambiti territoriali integrati 1, 2 e 3 e serviranno a potenziare la capacità di trattamento dei rifiuti organici mediante l'impiego delle migliori tecnologie attualmente disponibili in ordine all'efficienza del processo, alla riduzione degli scarti e al miglioramento delle prestazioni ambientali".Per i tre interventi, è previsto un investimento complessivo pari a circa 36 milioni di euro.
A Belladanza è prevista la realizzazione di un nuovo impianto di pretrattamento dei rifiuti indifferenziati prodotti nell'Ati 1, oggi trattati nell'impianto di Ponte Rio (Perugia), un nuovo impianto di compostaggio della frazione organica per la produzione di compost e una linea di digestione anaerobica per la produzione di biogas destinato alla valorizzazione energetica. "Il complesso impiantistico di Città di Castello – ha sottolineato Rometti – consentirà all'Ati 1 di essere autosufficiente per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti organici".
L'adeguamento dell'impianto esistente di Pietramelina consentirà di migliorare le prestazioni impiantistiche in modo da ottimizzare il recupero di materia attraverso il compostaggio per la produzione di ammendante compostato da utilizzare in agricoltura. Consentirà, inoltre, di realizzare nuove strutture allo scopo di condurre il processo di trattamento dei rifiuti organici in ambiente controllato e l'implementazione dei sistemi di captazione e trattamento delle emissioni in grado di abbattere nell'ambiente circostante le emissioni di odori, sia nelle fasi di ricezione dei rifiuti che in quelle di processo.
L'intervento previsto all'impianto di Casone (Foligno) consiste nel potenziamento dell'impianto di compostaggio dei rifiuti organici esistente e nell'introduzione di una linea di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas e la successiva raffinazione a biometano che potrà essere utilizzato nella rete della "Vus", la società che gestisce il servizio nella Valle Umbra Sud, e per l'alimentazione dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.
"Questa impiantistica – rileva l'assessore regionale all'Ambiente - è strategica nel sistema regionale di trattamento dei rifiuti, poiché c'è un costante aumento dei quantitativi di rifiuti organici raccolti in forma differenziata grazie alla progressiva diffusione su tutto il territorio regionale dei sistemi di raccolta ‘porta a porta'". "La raccolta differenziata e il successivo trattamento dei rifiuti organici – spiega - consentono infatti di ridurre notevolmente la necessità di conferimento in discarica di una frazione particolarmente problematica e pericolosa, destinandola più appropriatamente a processi di compostaggio e digestione anaerobica finalizzati alla produzione, rispettivamente, di fertilizzanti e combustibili".
I vantaggi "non sono solo ambientali, perché la valorizzazione energetica del biogas prodotto dal trattamento dei rifiuti organici determina ricavi che si aggiungono alla riduzione dei costi derivante dal mancato smaltimento – spiega Rometti - contribuendo a mitigare il costo complessivo del ciclo di gestione dei rifiuti e alleggerendo quindi la tariffa a carico dei cittadini. La Regione – conclude l'assessore - sostiene l'ammodernamento dell'impiantistica oggi destinata soprattutto al trattamento dei rifiuti indifferenziati con quella che prevede il recupero delle materie derivanti dalla raccolta differenziata per consentire il massimo riutilizzo".
(foto tuttoggi.info)