Troppa carta e cartone nell'indifferenziato, perché? La parola ai cittadini
Prosegue l'inchiesta sulle ragioni delle grandi quantità di carta e cartone che ancora vengono buttate nei cassonetti di Torino. Due giovani collaboratori hanno chiesto l'opinione ad alcuni cittadini. Ecco le risposte che hanno ottenuto
15 October, 2014
di Anass Hanafi e Mohamed El Amrani
Il 20% dell'indifferenziato di Torino è costituito da carta e cartone. Un fenomeno massiccio e complesso di cui stiamo cercando di individuare le ragioni principali. In quest'occasione abbiamo fatto una breve indagine in giro per la città, interrogando studenti Universitari, negozianti e qualche pensionato. Ecco le risposte che abbiamo ottenuto.
Mario, pensionato 65 enne residente a Mirafiori, è convinto che la causa della troppa carta tra i rifiuti indifferenziati sia il fatto che se ne parli ancora troppo poco: “Serve molta più informazione, magari qualche evento promosso dal comune per sensibilizzare la cittadinanza”. Maria, casalinga residente sempre a Mirafiori, è sulla stessa lunghezza d'onda: “Troppo spreco bisognerebbe parlarne di più, nei giornali o nelle tv, magari anche tramite gli spot pubblicitari”. E aggiunge: “Se si investissero dei soldi per incentivare le famiglie a fare una migliore raccolta differenziata, tramite premi o altro, magari questa migliorerebbe e si potrebbe risparmiare il denaro pubblico usato adesso per smaltire rifiuti riciclabili”.
In zona San Paolo abbiamo parlato con Giulia, una studentessa universitaria di 21 anni, che invece ritiene che la causa principale sia l'organizzazione stessa della raccolta: “Non ci sono abbastanza bidoni per la raccolta apposita. Ci sono più cassonetti per l'indifferenziata, mentre molto spesso quelli della raccolta differenziata, quali carta vetro e plastica, sono posizionati lontano dalle abitazioni. Di conseguenza molte persone buttano tutto nell'indifferenziato”. Francesco, anche lui studente universitario ma residente in zona Vanchiglia, è d'accordo con Giulia: “C'è scarsa presenza dei bidoni per la carta e il cartone” e aggiunge anche che “i cittadini non sentono il bisogno di fare la differenziata perché non c'è nessuna sensibilizzazione da parte della società e delle istituzioni”. Curioso che i due ragazzi lamentino la carenza di cassonetti e bidoni, quando il sevizio Cartesio è attivo in tutta Torino, seppur con delle eccezioni.
Per Alberto, disoccupato residente in zona Aurora, la causa del problema è il disinteresse di alcune persone “che non avendo voglia di dividere i materiali vogliono facilitarsi il compito. La soluzione per incentivare la partecipazione di tutti sarebbe ispirarsi ad alcuni paesi europei, come Germania, Norvegia, Finlandia e Svezia che hanno fatto del riciclaggio addirittura una piccola fonte di reddito personale”. Infatti questi paesi hanno installato delle postazioni di raccolta automatica, nelle quali depositando del materiale riciclabile si possono ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la spesa . Cosa che è stata da poco inaugurata anche in alcune città italiane.
Lapidario invece il commento di Carlo, che lavora come barista in centro, in via Carlo Alberto: “Tutti se ne fregano, tanti non pensano a differenziare. Nel mio locale riusciamo a farlo ma conosco molti locali che non hanno il bidone per la raccolta differenziata”.
Infine Anna, studentessa di Palazzo Nuovo, la quale pensa che il problema stia nella cattiva informazione: “Bisogna sensibilizzare i cittadini tramite iniziative a livello nazionale che incentivino la collaborazione di tutti”.