Sacchetti, via libera dalla Commissione Europea: cosa cambia
E' arrivato oggi il via libera della Commissione Ue, che aveva inizialmente sollevato obiezioni per l'eccessiva discrezionalità lasciata agli stati membri per l'applicazione delle nuove regole. Frans Timmermans, ha ritirato le obiezioni dell'Esecutivo Ue. Eliminato il divieto di bandi integrali (come quello Italiano) e il divieto sull'uso di buste di plastica cosidette oxo-degradabili,
19 November, 2014
(AGI) - Bruxelles, 19 nov. - L'Unione europea e' ormai prossima a varare le nuove norme che imporranno limiti stringenti all'uso di buste di plastica non biodegradabili e permetteranno il divieto assoluto nei paesi che lo vogliano, come l'Italia, che ha gia' introdotto il bando completo. Dopo un accordo raggiunto questa settimana tra Stati e Parlamento europeo, e' arrivato oggi il via libera della Commissione Ue, che aveva inizialmente sollevato obiezioni per l'eccessiva discrezionalità lasciata agli stati membri per l'applicazione delle nuove regole.
Oggi pero' il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha ritirato le obiezioni dell'Esecutivo Ue. "Non ci opporremo all'accordo tra Consiglio e Parlamento", ha detto ai giornalisti in sala stampa a Bruxelles, pur sottolineando che la Commissione avrebbe voluto criteri piu' precisi per applicare le regole uniformemente nei paesi Ue. Esiste il rischio di procedure di infrazione per gli stati che si muoveranno in modo troppo difforme dalle norme, ha voluto sottolineare Timmermans, anche se e' pur vero che nel settore ambientale le procedure aperte contro gli stati Ue sono gia' numerosissime.
Il compromesso tra gli Stati e il Parlamento, in base a documenti visionati da AGI e a fonti vicine ai negoziati, prevede la graduale riduzione delle buste di plastica superleggere in Europa attraverso l'imposizione di un limite nazionale di almeno 90/100 sacchetti superleggeri (cioe' i piu' inquinanti) per persona all'anno entro il 2019, da ridurre a 40 entro il 2025. Attualmente l'uso di buste di plastica in Europa ammonta a varie centinaia di unita' all'anno per persona. Sono prodotte soprattuto in Cina e importate nell'Ue. In alternativa gli stati potranno adottare misure che vietino la distribuzione gratuita di buste di plastica entro la fine del 2018. Per ulteriormente disincentivare l'uso di buste di plastica, l'accordo prevede anche l'introduzione di un'etichetta obbligatoria dalla quale si potra' capire quali buste sono biodegradabili e quali no. La questione piu' importante e' comunque l'eliminazione del divieto per il bando assoluto delle buste di plastica, misura gia' adottata dall'Italia, a suo tempo in contrasto con le norme Ue, e che era valsa a Roma una procedura di infrazione in quanto discriminatoria contro prodotti di altri paesi Ue. La procedura a questo punto e' destinata a essere chiusa, e altri paesi potrebbero seguire l'esempio dell'Italia introducendo un divieto assoluto. Tra questi, Francia e Austria sembrano in prima linea.
L'industria della plastica tradizionale, le cui istanze erano di fatto rappresentate da alcuni paesi Ue, e in particolare dalla Gran Bretagna, ha ottenuto in cambio l'eliminazione del divieto sull'uso di buste di plastica cosidette oxo-degradabili, cioe' che si possono ridurre in mini-frammenti, ma che tuttavia non sono biodegradabili. La Commissione dovra' comunque presentare un rapporto al riguardo a due anni dall'entrata in vigore delle nuove norme. Il Consiglio dovrebbe a questo punto dare il via libera all'accordo questa settimana e il Parlamento dovrebbe votare l'intesa nella seduta plenaria della prossima settimana a Strasburgo. (AGI) .