Napoli, alla ricerca del cartone perduto nel Rione Sanità
Dal 1° dicembre per 6 mesi i ragazzi della Parrocchia Santa Maria dei Miracoli si impegneranno nella raccolta di cartone nel quartiere, che registra un’alta densità di popolazione e di esercizi commerciali. L’iniziativa è sostenuta da Comieco, dal Comune di Napoli e dalla Parrocchia Santa Maria dei Miracoli
26 November, 2014
Al via un nuovo progetto sperimentale per la raccolta differenziata di cartone nel Rione Sanità, uno dei quartieri storici di Napoli e tra i più popolosi della città. Ideata e lanciata da due economisti napoletani Paolo Caputo e Roberto Celentano, l’iniziativa è sostenuta da Comieco, dal Comune di Napoli e dalla Parrocchia Santa Maria dei Miracoli.
Dal 1° Dicembre per 6 mesi i ragazzi della Parrocchia Santa Maria dei Miracoli si impegneranno nella raccolta di cartone nel quartiere, che registra un’alta densità di popolazione e di esercizi commerciali.
Con il supporto del Comune diRione sanità Napoli, l’iniziativa sostiene l’imprenditorialità nel Rione Sanità e rivaluta in chiave moderna la figura dei “cartonai”, preziosi alleati dell’ambiente. Il progetto, nato anche grazie all’iniziativa di Padre Alex Zanotelli e della Rete Sanità, si inserisce in un percorso di animazione sociale del quartiere che punta ad incrementare la raccolta di cartone prodotto da commercianti e artigiani del Rione, a sviluppare una maggiore attenzione all’ambiente e nel contempo alla creazione di imprenditorialità locale. Questa raccolta “speciale” infatti, si aggiunge al servizio effettuato da ASIA per il recupero del cartone non ancora raccolto e sarà affidata alla cooperativa Ambiente Sociale e organizzata da Don Valentino della Parrocchia Santa Maria dei Miracoli e i ragazzi della zona.
Accanto alla grande valenza sociale ed ambientale dell’iniziativa, Comieco rilancia con l’occasione uno dei mestieri del passato e parte integrante della nostra tradizione: il “cartonaio”. Questi preziosi personaggi originariamente andavano di zona in zona con i loro mezzi di fortuna a raccogliere i cartoni abbandonati per le strade, per poi portarli al macero e rivenderli per poche lire. All’epoca, quello del cartonaio era considerato un lavoro umile a cui nessuno aspirava. Essi in realtà rappresentano dei precursori, perché di fatto già operavano nella raccolta differenziata dei rifiuti, attività di cui oggi riconosciamo l’inestimabile importanza e parte integrante del processo del riciclo, fondamentale per la salvaguardia delle città e la tutela dell’ambiente.