Gabriele Canino, sentinella dei rifiuti per le CarTOniadi, racconta la sua esperienza di cartonaggio
Riflessioni e valutazioni di Gabriele Canino, volontario come sentinella dei rifiuti per le CarToniadi. Pensieri nati dopo il cartonaggio in via Madama Cristina, a San Salvario, tenutosi il 28 novembre. Il malcostume delle persone nello sprecare carta cartone e nel conferirli nei cassonetti sbagliati, ciò che lo ha colpito di più
01 December, 2014
di Gabriele Canino
Una giornata in cerca di carta
Nella giornata di venerdì 28 novembre ho svolto attività informativa sulle Cartoniadi di Torino, gara per la raccolta differenziata di carta e cartone. Nello specifico ho fatto cartonaggio nel quartiere San Salvario, in compagnia di Sara Gattone e Albana Muco, due mie amiche grazie alle quali il giorno prima ero venuto a conoscenza dell'iniziativa.
Dopo esserci incontrati all'angolo di via Nizza con via Valperga Caluso, sotto una pioggia persistente, le mie amiche ed io abbiamo girato per le strade traverse di via Madama Cristina per recuperare dai cassonetti dell'indifferenziato rifiuti di carta e cartone. Durante questo percorso di raccolta, personalmente sono rimasto molto colpito dalla talvolta grande mole di carta gettata nell'indifferenziato, nonostante sia operativo da diversi anni il Progetto Cartesio, nato proprio come servizio per il ritiro di carta usata.
Dopo l'aver tirato fuori cartone dai cassonetti maleodoranti, l’abbiamo sistemato nei marciapiedi, perché gli operatori del servizio Cartacinesca l’avrebbero ritirato in seguito e depositato nei luoghi appositi. Quando andavamo da un cassonetto all'altro potevamo informare sull'importanza dell’iniziativa Cartoniadi. Parlando, infatti, ho scoperto che anche da un punto di vista occupazionale è importante differenziare la carta, giacché quanto minore è il quantitativo di carta differenziata, e della cui raccolta si occupa il già menzionato Progetto Cartesio, tanto maggiori sono i rischi di licenziamento per chi lavora in questo tipo di servizi.
Talvolta il lavoro di raccolta e accumulo si è rivelato un pò faticoso e complicato da svolgere. Avrei voluto che non fossimo stati solo in tre, per perlustrare un raggio molto ampio nel quartiere. In più, non avevo preso in considerazione che bisognava avere a disposizione strumenti per l'estrazione adeguati al recupero della carta sita nelle parti più profonde e inaccessibili. Tuttavia, queste difficoltà non ci hanno impedito di svolgere questo lavoro con la gioia e l'entusiasmo di chi sa di star dando un contributo, pur umile, ma sicuramente utile e capace di incidere positivamente sulla nostra città.
Per concludere, vista l'utilità sociale, che di questa iniziativa ho potuto notare partecipandovi, ritengo si possa auspicare che in futuro eventi di questo genere possano essere nuovamente riproposti, avendo scoperto, attraverso questa esperienza, la quantità di carta che viene gettata nell'indifferenziata (e quindi destinata a divenire irriciclabile). Mi sono reso conto, inoltre, che è vero che il differenziare la carta è sicuramente un'abitudine di molti, ma purtroppo emerge, come dato di fatto, il malcostume di coloro che si disinteressano a rendere riutilizzabile un materiale che (non dimentichiamocelo) è ricavato dall'abbattimento, talvolta selvaggio, di alberi, viventi, per noi esseri umani, così importanti.