Sacchetti, il Consiglio UE approva formalmente la direttiva per la riduzione
Siglato l'accordo finale a Bruxelles sulla direttiva sacchetti. La Commissione Ue dovrà inoltre presentare due rapporti a Parlamento e Consiglio due anni dopo l'entrata in vigore della direttiva, uno sull'uso dei sacchetti biodegradabili e l'altro su come ridurre l'utilizzo dei sacchetti ultra-sottili (<15 micron) al momento esclusi dalle nuove norme
17 December, 2014
Via libera formale all'intesa raggiunta tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue sulla riduzione dell'uso delle buste di plastica entro il 2025. I ministri dell'ambiente dei 28 Paesi, guidati dalla presidenza di Gian Luca Galletti, hanno dato il proprio appoggio all'accordo politico raggiunto a fine novembre.
Entro fine 2025 dovrà essere ridotto a 40 l'anno l'uso per persona dei sacchetti di plastica usa-e-getta di spessore inferiore ai 0,05 millimetri (i più utilizzati) con un passaggio precedente e graduale a 90 entro il 2019 (nel 2010 erano 176), oppure dovrà essere introdotta una tassa facendone pagare l'uso entro il 2018.
Nessuna modifica rispetto al testo già approvato sulle questioni più scottanti: resta cancellato il divieto esplicito di commercializzare sacchi oxobiodegradabili così come il divieto di imporre bandi integrali come quello italiano.
Gli stati membri avranno 18 mesi di tempo dall'entrata in vigore delle nuove norme per trasporre la legislazione Ue in quella nazionale. La Commissione Ue dovrà inoltre presentare due rapporti a Parlamento e Consiglio due anni dopo l'entrata in vigore della direttiva, uno sull'uso dei sacchetti biodegradabili e l'altro su come ridurre l'utilizzo dei sacchetti ultra-sottili, sotto i 15 micron, al momento esclusi dalle nuove norme.
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