Decreto Ilva, Vendola: "Il tema della copertura dei parchi minerari è stato rinviato"
Vendola: "La provvista finanziaria di cui si parla nei comunicati stampa ci lascia immaginare che il tema della copertura dei parchi minerari dell'Ilva sia rinviato". Obiettivo cruciale resta il tema della copertura dei parchi minerari (68 ettari): la dispersione delle polveri sottili ha rappresentato il principale fattore di inquinamento
27 December, 2014
“È difficile commentare un decreto che non si conosce. Aspettiamo di conoscerlo nel dettaglio, ma diciamo subito che ci sono alcuni aspetti che ci lasciano perplessi e anche un po’ preoccupati”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando il decreto del Governo Renzi sulla città di Taranto e su Ilva
"La provvista finanziaria di cui si parla nei comunicati stampa ci lascia immaginare che il tema della copertura dei parchi minerari dell'Ilva sia rinviato. Lo ricordo a me e a tutti gli interlocutori - ha precisato - per noi il tema della copertura dei parchi minerari, 68 ettari che con la dispersione delle polveri sottili hanno rappresentato il principale fattore di inquinamento, per noi resta un obiettivo cruciale
Ma il Presidente Vendola ha sottolineato che “ci sono anche degli elementi positivi del decreto del Governo”.
“Uno fra questi, per me fondamentale anche perchè è stata la nostra richiesta sin dall’inizio – ha aggiunto il Presidente - è sicuramente l’intervento della mano pubblica, e cioè il ricorso a Cassa Depositi e Prestiti, il che significa che lo Stato prende in carico la questione Ilva e questa è sicuramente una buona notizia. Nel decreto poi sono stati accolti anche alcuni suggerimenti che la Regione Puglia aveva presentato come, per esempio, quello relativo al completamento degli organici dell’Arpa di Taranto”.
“Complessivamente, sia pur attendendo la scrittura del testo del decreto, il nostro è un giudizio articolato – ha concluso Vendola – da una parte incoraggiamo il governo a non smarrire mai la priorità dell’ambientalizzazione e dall’altra tuttavia lo stimoliamo a continuare sulla strada dell’intervento della mano pubblica nel governo del futuro di uno stabilimento siderurgico che è un valore non solo per la città di Taranto, per cui purtroppo rappresenta anche il problema ambientale e sanitario, ma l’Ilva è un valore anche per il sistema industriale nazionale”.
"L'ambientalizzazione dello stabilimento di Taranto - per l'assessore all'Ambiente Lorenzo Nicastro - è ancora al primo posto nei nostri pensieri, ma l'ultimo dei decreti governativi non mette a disposizione le somme necessarie per eseguire le opere come le coperture dei parchi. Ma i decreti che si susseguono spesso abrogano parte dei precedenti, facendo troppa confusione. Eppure come Regione continuiamo a cercare di interpretare la necessità della qualità della vita dei tarantini, con il monitoraggio diagnostico, il piano di risanamento dell'aria, la legge antidiossina. Leggi e azioni per le quali ci siamo attirati addosso anche qualche processo: ma non farei un passo indietro nel prendere quelle decisioni”.