Germania, il vuoto a rendere contribuisce al riutilizzo del vetro. Ecco come funziona
In Germania, la raccolta del vetro è un efficiente mix di riuso e riciclo dove i produttori sono i veri responsabili di tutta la filiera
29 January, 2015
La via tedesca alla raccolta del vetro è figlia di una legislazione attenta e puntuale (in tedesco Kreislaufwirtschaftsgesetz) che mira a valorizzare il riuso, attribuendo a produttori e distributori di imballaggi primari la responsabilità per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal proprio prodotto e imponendo loro l'adesione ad un sistema duale, ovvero un sistema complementare a quello di raccolta del resto dei rifiuti.
Il sistema duale è gestito da società private, autorizzate dallo stato, che garantiscono il recupero esclusivo degli imballaggi. Gestirlo è molto costoso per gli operatori ma garantisce il riuso dell'80% degli imballaggi diminuendo sensibilmente la quantità di materia riciclata o bruciata negli inceneritori tedeschi. Per controllare e monitorare questo sistema duale è stato introdotto, nel 1991, il Der Grüne Punkt o “punto verde”, ovvero un logo applicato sull'etichetta dal produttore che vuol significare che quel determinato imballaggio è destinato al sistema duale. Anche se attualmente il “punto verde” non è più obbligatorio, a seguito della liberalizzazione del mercato dello smaltimento del vetro, il logo ha fatto scuola in Europa e nel corso dell'ultimo ventennio 32 stati europei hanno adottato lo stesso standard, eccezzion fatta per Italia, Danimarca e Finlandia che hanno preferito creare consorzi ad hoc, come l'italiano CONAI.
Per incentivare i consumatori al riuso c'è il Pfand o “vuoto a rendere” (detto anche “deposito cauzionale”), una metodologia che rende il consumatore responsabile e attivo nel ciclo della raccolta del vetro (e del PET). In sostanza ogni qualvolta che si acquistano imballaggi in vetro e PET il prezzo del prodotto viene maggiorato, dagli 8 ai 25 centesimi a seconda del materiale, e questa maggiorazione viene restituita, sotto forma di ticket, non appena il consumatore restituisce l'imballo al negoziante.
Ovviamente il Pfand è esteso a tutte le attività che commercializzano prodotti con il “punto verde” come bar, birrerie, discoteche, ristoranti, botteghe ed è applicato a tutti i prodotti imballati in bottiglie da 0,5l a 1l, che rappresentano circa il 50% degli imballaggi in vetro.
Per gli imballaggi di altre dimensioni, o per chi dimentica di riportare le bottiglie dal negoziante perdendo il deposito cauzionale, c'è il cassonetto, anzi i cassonetti, che per il vetro sono tre: verde bianco e marrone a seconda del colore del vetro da smaltire. Questo sistema per colori è stato ideato e ottimizzato in funzione della produzione delle materie prime seconde.
Solo per citare un dato, basta introdurre una bottiglia verde in un cassonetto per la raccolta di quello bianco per rovinare 500Kg di vetro bianco.
Il riuso permette di risparmiare suolo, perché per ogni ml di materia prima recuperata (vetro liquido) si evita l'uso di 7m^3 di roccia. Ecco perché è importante il riuso e il preciso conferimento nei cassonetti, infatti riutilizzare una bottiglia di vetro evita l'avvio di tutto il processo produttivo del vetro, partendo dalle cave fino alla rifusione dei rottami di vetro per la produzione di materie prime seconde, risparmiando tonnellate di CO2 prodotte dalle varie fasi di lavorazione e evitando il consumo irrazionale del suolo.