Trani, “incombente e concreto il pericolo di esplosione della discarica”
Dopo il sequestro la Regione Puglia revoca anche l'Autorizzazione integrata ambientale, mentre il Comune di Trani avvia una azione legale
13 April, 2015
Ennesimo capitolo nella vicenda della tormentata discarica di Trani. Dopo la chiusura avvenuta il 4 settembre 2014 e il sequestro da parte dei carabinieri del Noe di Bari il 15 gennaio, il Il dirigente del Settore grandi rischi della Regione Puglia, Giuseppe Maestri, ha revocato l'Autorizzazione integrata ambientale in favore della discarica comunale di Trani, gestita da Amiu Spa. I magistrati di Trani, con il sequestro, avevano ritenuto "incombente e concreto il pericolo di esplosione della discarica, a causa della mancata realizzazione di impianto di captazione del biogas prodotto dalla decomposizione dei rifiuti" stoccati. Inoltre, leggendo tra le carte delle indagini svolte dal Noe, le indagini hanno evidenziato un "esito allarmante ed inquietante", in riferimento alla "contaminazione del suolo, sottosuolo e delle acque di falda per la presenza di metalli pesanti (cromo, nitriti, ferro, arsenico, nichel)" provenienti dall’impianto.
La revoca dell'Aia è un atto dovuto, in quanto la società che gestisce l'impianto non ha ottemperato a quanto prescritto nel precedente atto di diffida e sospensione del 3 settembre 2014, infatti ha precisato Maestri “non si sono poste in essere le misure di sicurezza ed emergenza volte al contenimento dell'inquinamento, tra cui l’immediata copertura del lotto numero 3, in modo tale da non permettere l’infiltrazione di possibili piogge, con conseguente incremento del percolato; non si sono poste in essere tutte le azioni ed attività atte a minimizzare o annullare l'immissione di percolato nelle matrici ambientali esterne al bacino della discarica; non si è provveduto al mantenimento continuo del battente minimo tecnico del percolato raccolto sul fondo della discarica”.
Nelle ultime ore si è mosso anche il Comune di Trani dando mandato al professor avvocato Angelo Bracciodieta di agire legalmente per revocare il collegio sindacale dell'azienda dei servizi ambientali e, soprattutto, valutare le azioni di responsabilità degli ex amministratori della società. Un atto che segue l'invito del Commissario straordinario Maria Rita Iaculli del 16 marzo di “procedere all'accertamento concreto e puntuale dei presupposti per le azioni di responsabilità da promuovere nei confronti dei precedenti amministratori dell'Amiu, ai quali siano ascrivibili condotte attive o omissive, conferendo formale incarico per le relative azioni giudiziarie”.
(foto di radiobombo.it)