Bari, polemica rifiuti cemento amianto. Ma i cittadini cosa possono fare?
Il 12 aprile sono stati abbandonati in strada molti rifiuti di cemento amianto in cinque punti nel quartiere Japigia. Interviene l’assessore e pubblica alcune foto dell’intervento ma scoppia una polemica per alcuni errori commessi. Ma i cittadini come possono smaltire il cemento amianto?
14 April, 2015
Il 12 aprile sono stati abbandonati a Bari, da alcuni ignoti,
vari sacchi di rifiuti di cemento amianto in cinque punti del quartiere Japigia
(in via Peucetia, via Archita e via Schiralli). I rifiuti sono stati rimossi il
giorno dopo da una ditta specializzata. A occuparsene personalmente come dimostrano le
foto pubblicate su facebook, l’assessore all’ambiente del comune di Bari Pietro
Petruzzelli, il quale ha provveduto ad evidenziare con nastro adesivo colorato i
teli posizionati a copertura per evitare le pericolosissime polveri e fibre
potessero disperdersi nell'aria. Con lui era presente anche Nicola Brescia, il presidente del comitato Fibronit. L’iniziativa dell’assessore oltre agli apprezzamenti
ha generato però una polemica raccolta da alcuni media. Un medico del lavoro,
infatti, ha criticato l’operato dell’assessore poiché Petruzzelli avrebbe agito
senza le dovute cautele, attrezzature e prescrizioni di legge, proponendo nelle
varie discussioni su facebook peraltro le dimissioni e l’esposto ai sensi del
testo unico ambientale, dispositivo dell'art. 255 codice dell'Ambiente, sanzione
pecuniaria per abbandono rifiuti.
L’accesa reazione non si comprende appieno se scaturisce unicamente dalla passione dell’argomento (Bari è un Sin nazionale per la questione Fibronit) oppure se è generata anche da cause di ripicca personale (il medico in questione è stato multato dall’amministrazione comunale per aver scritto una frase dagli intenti politici con una vernice spray su alcuni pezzi di compensato posizionati a copertura del teatro Piccinni, vantandosi in seguito pubblicamente con delle foto pubblicate su facebook. Il gesto è risultato eclatante perchè l’amministrazione comunale aveva lanciato da pochi giorni una campagna di sensibilizzazione contro il degrado derivante dalle scritte sui muri). Questo per dovere di cronaca.
Ma i cittadini cosa devono o possono fare di fronte a dei rifiuti di cemento amianto? Il presidente del comitato cittadino Fibronit, Nicola Brescia, intervistato da http://bari.ilquotidianoitaliano.it/ ha espresso un diniego per l'intervento a mani nude, dall'altro ha stigmatizzato la polemica: "Mettere dei teli su dei sacchi contenenti amianto e proteggerli con delle pietre, dopo averli bloccati con del nastro adesivo, è sicuramente meglio che lasciare le fibre libere di vagare e raggiungere i polmoni dei più sfortunati anche in considerazione del fatto che non vi erano alternative se non lasciare tutto lì così come la inciviltà e la stupidità di qualcuno aveva fatto".
Gli altri comuni come si comportano in relazione allo smaltimento dei materiali in cemento amianto? Il comune di Lucca, ad esempio, al fine di scoraggiare ed eliminare l'abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti contenenti amianto ha promosso e finanziato fino a esaurimento delle risorse, un progetto da realizzarsi tramite Sistema Ambiente s.p.a. e con l'ausilio del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda USL 2 Lucca, che prevede la possibilità per i cittadini di smaltire autonomamente e gratuitamente materiali contenenti cemento amianto che non superino la superficie complessiva di mq. 50 o il peso massimo di 700 Kg. A questo link tutte le istruzioni del volantino consegnato ai cittadini di Lucca
file:///C:/Users/SALENTUM/Downloads/depliant_amiantofinale.pdf
http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4207.
ISTRUZIONI PER LA RIMOZIONE:
1. I materiali devono essere rimossi interi e solo in via eccezionale possono essere sezionati.
2. Bagnare i manufatti prima della loro rimozione.
3. E' vietato l'uso di strumenti da taglio (seghe, flessibili, trapani ecc.); se necessario, il materiale può essere sezionato con pochi colpi di martello sul materiale bagnato già insaccato o avvolto con teli plastica.
4. Il materiale di risulta contenente amianto ancora bagnato, deve essere coperto e confinato con teli di materiale plastica.
ATTREZZATURE E PRODOTTI DA UTILIZZARE
a) colla vinilica da diluire in acqua e da applicare alla superficie da rimuovere con pennello o a spruzzo a bassa pressione, in modo da bloccare eventuali fibre che potrebbero distaccarsi;
b) utensili manuali per rimuovere ganci, viti di fissaggio (evitare assolutamente trapani e seghe elettriche);
c) teli di polietilene resistenti entro cui depositare i materiali rimossi, successivo confezionamento e chiusura mediante apposizione di sigillo con nastro adesivo e apposizione del simbolo A di “amianto”;
d) nastro segnaletico bianco e rosso per delimitare l’area di intervento e di stoccaggio provvisorio;
e) mezzi di protezione individuale monouso da indossare durante l’intervento, ovvero tuta in “tyvek”, con copricapo e calzari, guanti antitaglio in vinile pesante, mascherina “safety FFP3” e occhiali senza ventilazione, oppure, al posto di mascherina e occhiali, facciali filtranti monouso FFP3 (EN 149 2001).
ACCORGIMENTI PER
RIDURRE AL MINIMO LA DISPERSIONE DI FIBRE
a) non spezzare o segare i materiali contenenti amianto;
b) chiudere porte e finestre di casa ed avvertire i vicini affinché facciano lo stesso durante l'intervento;
c) nel caso di rottura accidentale durante la rimozione raccogliere accuratamente tutti i frammenti, se si tratta di copertura, ripulire il canale pluviale da eventuali fanghi depositati;
d) ad operazione terminata togliersi con cura prima la tuta e poi gli altri dispositivi di protezione, metterli in un sacco (a parte) di polietilene, sigillarlo con nastro adesivo, depositarlo in luogo idoneo, delimitando l'area con nastro segnaletico bianco e rosso, in attesa del conferimento agli incaricati di Sistema Ambiente s.p.a..
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