Senegal, approvata la legge che vieta la produzione e la vendita dei sacchetti di plastica
Dopo due tentativi il Senegal ha approvato la legge che vieta la produzione, la vendita e l 'importazione dei sacchetti di plastica. Entro sei mesi il provvedimento verrà applicato, con multe fino a 30mila euro per i trasgressori
23 April, 2015
Anche il Senegal abolisce la produzione, l'importazione, la vendita e la distribuzione di sacchetti di plastica. A comunicarlo il Ministro dell'Ambiente Abdoulaye Balde. “Sono circa cinque milioni i sacchetti di plastica che ogni giorno circolano inSenegal” - ha commentato il Ministro. "Sacchetti che spesso vengono gettati e abbandonati in natura, inquinando il suolo, aumentando la mortalità degli animali che li ingeriscono e minando la salute dell'uomo".
Altri tentativi erano stati effettuati in passato in tale direzione, in particolare nel 2002 e nel 2006, quando Djibo Laïty Ka, ex Ministro per l’Ambiente del Senegal, aveva sottolineato come il problema dei sacchetti di plastica fosse una priorità nazionale perché, come ha dichiarato egli stesso, "i sacchetti hanno invaso il paesaggio".
Gli unici shopper in plastica ad aver il permesso di circolare in Senegal, saranno quelli più resistenti e con una grammatura elevata, in modo tale che possano essere riutilizzati.
Secondo Haidar El Ali, presidente dell'Associazione ambientalista Oceanium e ex Ministro dell'Ambiente, la nuova normativa, approvata il 21 aprile, sarà decisiva per la diffusione presso la comunità senegalese dell'abitudine al riuso e riciclo dei sacchetti di plastica.
Le multe previste per le aziende che
non rispetteranno il provvedimento, che diventerà attivo entro sei
mesi, sono elevate: 20 milioni di franchi, corrispondenti a 30mila
euro, e sei mesi di reclusione.
Con questa legge, il Senegal
accompagna così gli altri paesi africani che già hanno già
vietato l'uso dei sacchetti di plastica per limitare i danni
all'ambiente.
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(Foto nonsprecare.it)