Nel Lazio una nuova legge promette di finanziare la mobilità sostenibile
A Roma, la seconda città più estesa d’europa, ci sono solo 110km di piste ciclabili. Una nuova legge propone di finanziare una riconversione ciclabile di Roma e del Lazio
18 May, 2015
Il 2015 sarà l’anno di Cop21, la conferenza di Parigi in cui i potenti del mondo dovranno prendere accordi vincolanti per contrastare i cambiamenti climatici. In questa ottica sarà fondamentale che tutte le amministrazioni, dai comuni, alle regioni, al governo, lavorino perché le emissioni siano abbattute in modo drastico su tutto il territorio. Da questo punto di vista lavorare sulla mobilità diventa imperativo. Ma parlare di mobilità non significa chiaramente parlare solo di ambiente, ma anche di benessere, risparmio, turismo e territorio.
In parlamento è iniziata la scorsa settimana la discussione, nelle commissioni competenti, di una legge nazionale sulla ciclabilità proposta dai deputati Decaro e Gandolfi e nel frattempo anche nel Lazio si lavora perché sia approvato una legge che potrebbe portare una ventata di sostenibilità nel modo di muoversi della nostra regione.
Si è svolto venerdì scorso un incontro, nella sala consigliare del IX Municipio a Roma, che ha raccontato e presentato a cittadini e associazioni proprio questa proposta di legge che nello specifico vorrebbe finanziare, potenziare e rilanciare il carsharing, il carpooling, ma soprattutto la ciclabilità del Lazio. Ciclabilità intesa come mobilità quotidiana per recarsi al lavoro ed a scuola, ma anche ciclabilità turistica che possa rilanciare i territori grazie a percorsi ciclabili che si snodano attraverso vecchie ferrovie riqualificate e stazioni ferroviarie trasformate in luoghi di ristoro e accoglienza.
Roma ed il Lazio hanno bisogno di rivoluzionare il modo in cui si viaggia ed hanno soprattutto bisogno di biciclette. La capitale è ormai completamente soffocata dal traffico e costantemente congestionata da smog e clacson. I ciclisti si arrischiano ogni giorno in strade pericolose e piene di prepotenza e inquinamento e poco o nulla è stato fatto in questo senso dall’amministrazione Marino a cui è comunque da riconoscere una rinnovata sensibilità in tal senso che non si è però ancora concretizzata in opere utili
"Questa legge riguarda gli spostamenti all'interno dell’area urbana, extraurbana e vuole puntare non solo sui movimenti casa-scuola e casa-lavoro ma anche sulla creazione di percorsi ciclo turistici che uniscano i parchi regionali e le aree protette di Roma - ha spiegato Cristiana Avenali consigliera regionale promotrice della legge - stando ai dati Istat del 2011 ci sono 671 automobili ogni 1000 abitanti nel Lazio e a questi numeri si affiancano quelli del dossier sulla ciclabilita’ di Legambiente che ci raccontano una capitale con solo 110 chilometri di pista ciclabile su strada. Si perdono ore in macchina e questo determina un alto tasso di inquinamento atmosferico e l'incombenza di malattie legate allo smog. È dunque sempre più' urgente intervenire. Da qui nasce l'idea della legge regionale sulla mobilita' nuova, che si ispira alla pl nazionale, la cui discussione alla Camera è appena iniziata".