Una sentenza che si inserisce nell'ampia indagine legata a "parentopoli" ovvero l'assunzione sospetta di 841 tra operatori ecologici e autisti. In 41 casi questa sarebbe avvenuta proprio per chiamata diretta. Tra i condannati anche Gianfranco Regard, ex direttore del settore legale di Ama. 

“La sentenza Parentopoli conferma ciò che anche il Sindaco Ignazio Marino ha più volte denunciato, cioè che Ama è stata devastata anche da condotte penalmente sanzionabili. - ha dichiarato in una nota Daniele Fortini, presidente di Ama - Purtroppo il ripristino di regole trasparenti, di efficacia, efficienza ed economicità, nel contesto ineludibile della legalità, è molto più complesso e difficile di quanto avremmo immaginato. Resta il fatto che Ama è una azienda risanabile in cui lavorano migliaia di persone oneste. Abbiamo già iniziato a valutare le conseguenze della sentenza di condanna per il riverbero sui 41 dipendenti assunti nel 2008 a chiamata diretta e con atti amministrativi illeciti. Di ciò abbiamo informato anche il Sindaco Marino. Studieremo le iniziative da adottare alla luce delle motivazioni della sentenza”.

Ma sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino che in una nota si scaglia nuovamente contro la precedente amministrazione. "Gli anni della giunta Alemanno hanno segnato, anche nelle aziende comunali, il momento di massimo buio: favoritismi, assunzioni a chiamata nominale, abusi d’ufficio, falsi. - ha dichiarato il sindaco - Tutto, come si evince dalla sentenza di condanna, per favorire gli amici degli amici e occupare aziende che devono invece essere al servizio dei cittadini.Noi abbiamo denunciato fin dall’inizio quello che era avvenuto e, una volta arrivati al governo della città, lo abbiamo avversato operando in piena trasparenza e usando lo strumento delle gare e dei bandi pubblici."