Rifiuti, illustrato il piano per la riorganizzazione aziendale di Ama
Illustrato in Campidoglio il piano per la riorganizzazione di Ama. Riorganizzati i servizi di pulizia sul territorio e intensificata la lotta all'evasione delle tariffe
17 June, 2015
Nuova gestione del personale, trasparenza e ottimizzazione delle risorse su forniture e appalti, risanamento economico e finanziario, più regole ed efficienza nei servizi per i cittadini. Questi i punti cardine del piano strategico per la riorganizzazione di Ama, l’azienda della capitale che si occupa della gestione dei rifiuti, condotto dai vertici di Ama in sinergia con l’Amministrazione di Roma Capitale e presentato questa mattina in Campidoglio alla presenza di Ignazio Marino, sindaco di Roma, Estella Marino, assessore all’Ambiente, Daniele Fortini, Ad Ama e e il direttore generale, Alessandro Filippi.
"Siamo finalmente nelle condizioni di indicare dei cambi radicali impressi ad una delle aziende più importanti della nostra città”, ha esordito in conferenza il sindaco di Roma Ignazio Marino nel presentare le decisioni riguardanti il risanamento di Ama e il decoro della città. "Abbiamo interrotto un circuito perverso che aveva coinvolto cattiva politica, affari e mondo criminale. Abbiamo spezzato antichi monopoli, si è davvero voltata pagina con una nuova dirigenza cui ho chiesto di indagare in ogni piega di una azienda da cui dipende la qualità della vita di milioni di cittadini e il decoro di una Capitale di una nazione del G7. Abbiamo lavorato in parallelo con la magistratura. Roma è una città di persone per bene che merita una amministrazione per bene. Per questo - ha aggiunto Marino - chiedo alla giunta e a partiti della mia coalizione sforzi per far sì che Roma sia in ogni settore una capitale degna di questo nome e del G7”.
Il risanamento dell’azienda comincia quindi dalla trasparenza: “Se sarà confermato il convincimento che le 41 assunzioni della cosiddetta Parentopoli sono state effettivamente compiute in modo illegittimo, quelle persone saranno licenziate da Ama”, hanno detto Daniele Fortini e Ignazio Marino
Inoltre, è stato impresso un forte ricambio del management, spiega Ama: 7 dirigenti del “vecchio corso” sono usciti dall’azienda mentre, attraverso una selezione interna trasparente e basata su criteri meritocratici - sono stati nominati 2 nuovi dirigenti a capo di settori strategici (acquisti e gestione delle attività operative sul territorio). Secondo i dati forniti da Ama, nell’azienda oggi ci sono 2 dirigenti ogni 1.000 dipendenti e il costo del management è stato ridotto dell’11%. Inoltre, a seguito di un accordo con le organizzazioni sindacali, è stato introdotto il principio della job rotation, applicato su tutti i responsabili delle circa 50 sedi operative aziendali. Ama ha poi istituito un servizio ispettivo interno che ha determinato sanzioni disciplinari per assenze non giustificate dal servizio: +40% di sanzioni per disciplina nei primi mesi del 2015 rispetto al 2013/14.
Per quanto riguarda forniture e appalti, sono state assunte decisioni strategiche per tagliare la spesa, eliminare sprechi e migliorare la competitività dell’azienda. A tal proposito, Fortini ha spiegato che “Ama ha portato in Procura le carte relative a una maxi gara per una fornitura di cassonetti bandita dall`Ama nel 2011 e per noi meritevole di attenzione visto che si sono spesi 50 milioni di euro solo per noleggiare 28.000 cassonetti, quando con la stessa cifra se ne sarebbero potuti acquistare 70.000”. Nell’ottica del contenimento dei costi attraverso bandi di gara trasparenti, entro l’estate, sarà pubblicata la gara per il rinnovo dei cassonetti. In questo modo, sarà possibile avviare il posizionamento dei nuovi contenitori già a inizio 2016 con l’obiettivo di rinnovare tutto il parco cassonetti entro la fine del prossimo anno. L’azienda ha inoltre bandito la nuova gara per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata “porta a porta“ presso le utenze non domestiche (bar, ristoranti, negozi, ecc.) della città. Questo permetterà ad Ama, e quindi ai contribuenti romani, di pagare 100 euro in meno a tonnellata, con un risparmio di oltre 10 milioni di euro e un abbattimento di circa il 30% netto del costo medio dei servizi. Grazie a questi risparmi aumenterà il numero delle utenze servite, che passeranno da 5 mila a 12 mila.
Sul fronte della lotta all’evasione ed elusione della tariffa rifiuti, nei primi 4 mesi del 2015 sono stati individuati evasori per 8 milioni di euro. Nello stesso periodo sono stati recuperati oltre 3 milioni di euro pregressi. È stata intensificata anche l`azione sanzionatoria dei comportamenti scorretti che ostacolano la raccolta dei rifiuti e peggiorano il decoro. Nei primi 5 mesi del 2015 gli agenti accertatori Ama hanno già elevato complessivamente 5.542 multe per infrazioni al Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani: quasi il triplo delle sanzioni comminate durante l`intero 2014.
Ama ha poi avviato una riorganizzazione dei servizi di pulizia sul territorio. Un primo importante step è rappresentato dal progetto “Spazzatrici di quartiere” che vede un contingente di 125 mezzi sottoposti a revamping, con assegnazione a ciascun veicolo di itinerari e frequenze di servizio specifiche. Attualmente sono 1.000 gli itinerari pianificati con oltre 850 servizi di pulizia e lavaggio a settimana. Entro l’autunno prossimo, prima che abbia inizio il Giubileo straordinario proclamato da Papa Francesco, Roma avrà poi 10mila nuovi cestoni in più per i rifiuti, che saranno collocati soprattutto nelle periferie e nelle aree semicentrali della Capitale. Sarà progressivamente potenziato il servizio di raccolta dei rifiuti, pulizia e spazzamento in tutta la città. Già aperti 7 giorni su 7, “h24”, gli impianti e gli stabilimenti di proprietà dell’azienda. Per razionalizzare ulteriormente il servizio, si sperimenterà a breve un progetto GPS per il monitoraggio real time dei servizi erogati. Ama, in accordo con i municipi, è inoltre pronta a installare telecamere di videosorveglianza in punti sensibili per prevenire e scoraggiare il deprecabile fenomeno delle discariche abusive.
Per migliorare e potenziare la gestione dei rifiuti di Roma, infine, "sarà decisivo l'accordo sindacale con il quale considereremo la domenica una giornata in cui si lavora", ha spiegato Fortini. "La domenica infatti fino ad oggi è stato attivo solo il 15% dei servizi di spazzamento mentre quelli di raccolta non sono attivi. Tuttavia la produzione di rifiuti la domenica non si ferma e i rifiuti restano come carico doppio del lunedì. Con i pochi mezzi che abbiamo - ha aggiunto Fortini - la raccolta del lunedì non riesce a recuperare completamente anche i rifiuti della domenica, una quota resta latente fino al mercoledì. Lavorare la domenica vuol dire quindi alleggerire il carico del lunedì e aver benefici per il resto della settimana. I sindacati hanno capito l'esigenza e stiamo lavorando insieme per un accordo che possa soddisfare anche i lavoratori, perché ovviamente lavorare la domenica è un sacrificio".