Agenzia Europea dell'Ambiente, pubblicato il “Signals 2015 - Living in a changing climate”
Il rapporto della EEA quest'anno si concentra su come l'Europa affronta e affronterà i cambiamenti climatici. Si stima che nel 2100 saranno 200.000 i decessi dovuti all'innalzamento della temperatura
01 July, 2015
Anche quest'anno l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha pubblicato i Signals, il rapporto che fotografa la situazione europea per quanto riguarda le questioni ambientali d'interesse, per fornire le basi scientifiche per un migliore dibattito pubblico. Quest'anno gli EEA Signals 2015 - Living in a changing climate si concentrano sui cambiamenti climatici.
La scienza dimostra che dobbiamo ridurre le emissioni globali di gas serra al fine di evitare gli impatti più negativi dei cambiamenti climatici. È anche chiaro che abbiamo bisogno di adattarsi al nostro clima che cambia, attraverso riduzioni sostanziali delle emissioni di gas serra. Nei prossimi decenni, se non in un futuro più immediato, il clima per come lo conosciamo oggi sarà diverso e, l'impatto di questo cambiamento, si farà sentire in tutto il mondo, anche in Europa: inondazioni, siccità e altri fenomeni estremi e violenti sono destinati a diventare più frequenti e intensi.
“La gravità dei cambiamenti climatici dipenderà da quanto e quanto velocemente possiamo ridurre le emissioni di gas serra rilasciati nell'atmosfera. Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide del nostro tempo. Si tratta di un problema globale e riguarda tutti noi. La comunità scientifica raccomanda fortemente di limitare l'aumento delle temperature medie globali e ridurre le emissioni di gas serra per evitare impatti negativi dei cambiamenti climatici”, afferma Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'EEA.
Una recente ricerca stima che, senza azioni di adattamento. i decessi legati all'innalzamento della temperatura potrebbero raggiungere quota 200.000 all'anno nella sola Europa entro il 2100, e il costo dei danni delle sole inondazioni potrebbe essere superiore a 10 miliardi di euro all'anno. Di fronte a impatti attuali e futuri, gli europei hanno bisogno di mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono spesso considerate costose e un onere supplementare per l'economia. I paesi europei stanno già spendendo fondi pubblici e privati per la ricerca, le infrastrutture, l'agricoltura, l'energia, i trasporti, lo sviluppo urbano, la protezione sociale, la salute e la conservazione della natura. Riconvertire le spese e gli investimenti degli stati verso opzioni ecocompatibili e sostenibili, non può che aiutare a mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Signals 2015 si compone di nove articoli (tra cui due interviste) che spiegando come il cambiamento climatico stia influenzando l'Europa e quali sono gli scenari più probabili che dovremmo affrontare. L'ultimo Signals fornisce anche informazioni sui principali settori che contribuiscono al cambiamento climatico, così come gli sforzi UE per mitigare questi cambiamenti con un occhio di riguardo agli investimenti, al suolo, agli oceani e alla produzione alimentare nei vari contesti del cambiamento climatico.
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