Botellón reciclón, ecco come è andata la festa in piazza Carlo Alberto a Torino
L'edizione estiva del Botellón torinese ha visto la partecipazione di circa cinquemila giovani universitari e non. L'impegno delle Sentinelle dei Rifiuti è stato quello di promuovere la raccolta differenziata durante l'evento
17 July, 2015
di Albana Muco e Angela Conversano
Il tanto atteso e discusso Botellón, organizzato per il 17 luglio in piazza Carlo Alberto a Torino, si è concluso. E ha suscitato curiosità e preoccupazione per la gestione dei rifiuti, dopo quanto successo durante la sua edizione precedente. La novità di quest'ultimo? L'appello degli organizzatori di lasciare pulita la piazza, lanciando anche gli hashtag #lasciamolapulita e #respectTorino. Eco dalle Città con le sue “Sentinelle dei Rifiuti” non poteva mancare.
Le “Sentinelle dei Rifiuti” hanno iniziato a distribuire alle 22:00 a tutti i gruppi di giovani presenti in piazza due sacchetti dai colori diversi per il conferimento di vetro-lattine e plastica. Nelle prime ore la reazione dei “botelloneri” è stata molto positiva: i giovani, infatti, ringraziavano e si complimentavano dell'iniziativa volontaria delle Sentinelle. Man mano che il tempo trascorreva e il consumo dell'alcol aumentava, i sacchetti passavano inosservati. Così, a fine serata, i sacchetti erano pieni per un terzo della loro capacità. Mentre quelli dell'indifferenziata, appesi negli appositi sostegni metallici e messi a disposizione da Amiat, erano talmente pieni da non reggere il peso dei rifiuti, cadendo a terra. In questo contesto, il lavoro delle Sentinelle è stato fondamentale per il salvataggio e la differenziazione dei materiali riciclabili.
Verso le 3:30 nella piazza sono arrivati anche gli operatori dell'Amiat. In realtà, l'inizio della loro pulizia era previsto per le 2:00 ma, a causa del gran numero di partecipanti (cinquemila in tutto) è stata posticipato. “Questa notte gli operatori sono 20, alcuni stanno finendo il turno notturno, mentre quelli del turno mattutino hanno anticipato l'orario di lavoro per pulire velocemente la piazza”, spiega Domenico Rinaldi, coordinatore Amiat della Prima Circoscrizione. “Stasera purtroppo sono stati usati soprattutto i cestini dell'indifferenziata, mentre speravamo che i contenitori grandi ai lati della piazza fossero più utilizzati”.
I sacchetti per la differenziazione e le informazioni fornite dalle Sentinelle non sono bastati a rendere il criticato Botellón un evento del tutto attento alle problematiche relative ai rifiuti. Erano molte, infatti, le persone che tra un bicchiere di vino e uno di birra, preferivano disfarsi del proprio imballaggio gettandolo direttamente a terra, senza preoccuparsi della fine che avrebbe fatto.
A pensarla così, però, non erano tutti i partecipanti. Ispirati dall'attività dei volontari di Eco dalle Città, alcuni di loro hanno deciso di dare il proprio contributo per raccogliere i molti rifiuti presenti nella piazza. Sono Mattia, Pietro, Alessio, Luca, Luna e Miriam: nonostante il clima di festa in cui erano immersi, stimolati dall'impegno dei volontari nel raccogliere i rifiuti abbandonati, con guanti alla mano e qualche sacchetto (che alcuni di loro avevano già pensato di portare da casa), si sono messi all'opera. Non limitandosi alla semplice pulizia, ma differenziando il più possibile i materiali mischiati. Rifiuti che sono stati poi conferiti nei grandi contenitori ai lati della piazza. “Siamo in troppi qui stasera e troppo pochi sono i volontari”, ha commentato uno di loro, “Molti sono incivili e rischiano di rovinare la festa. Sarebbe utile per una prossima edizione - continua - sottolineare maggiormente il valore della pulizia differenziata e del rispetto degli spazi pubblici”.
A commentare lo stato finale della piazza c'era anche Mario Signor, coordinatore Amiat: “L'inciviltà delle persone è questa, ormai le feste a Torino sono così, puoi mettere a disposizione tutti i contenitori che vuoi, ma non servono a nulla. Sarebbe meglio che il Botellón si svolgesse al Valentino, un luogo più spazioso e tranquillo. Piazza Carlo Alberto è un luogo molto importante, non lo si può ridurre in questo modo. Secondo me è meglio evitare feste del genere in questo tipo di piazze”. E condivide lo stesso pensiero anche Rinaldi, che aggiunge: “E' meglio che eventi come questo si svolgano dentro capannoni o all'interno di qualche struttura, non nelle piazze, anche perché provo a immaginare come possano sentirsi gli abitanti che vivono nelle vicinanze della piazza, ci saranno sicuramente delle proteste da parte dei residenti”.
Comunque, piazza o no, l'impressione che si ha dopo la sperimentazione del “Botellón reciclón” è che, in realtà, fare la raccolta differenziata durante un evento non è poi così impossibile. Perché, se è vero che le persone coinvolte in questa raccolta erano solo una decina, è altrettanto vero che è iniziato, tra i partecipanti, un piccolo passaparola che non ha lasciato le “Sentinelle dei Rifiuti” sole nell'appassionata differenziazione dei materiali.
(Foto da La Repubblica.it/Torino)
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