Roma, ad Atac 500 milioni fino al 2019: più controllori, nuovi autobus e tecnologia
La Giunta capitolina ha approvato il nuovo contratto di servizio per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale: il valore è di 500 milioni di euro, la scadenza nel 2019
05 August, 2015
Lotta all’evasione, aumento dei controllori, riorganizzazione dell’offerta, un confronto diretto con l’utenza, aumento delle entrate attraverso la vendita dei biglietti, miglioramento del parco mezzi e progressivo ricorso alle nuove tecnologie. Queste alcune delle novità contenute nel nuovo contratto di servizio approvato nella giornata di giovedì 6 agosto dalla Giunta capitolina per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale.
Con il nuovo contratto, il Comune darà all’azienda oltre 500 milioni fino al 2019. Il programma è basato sul nuovo piano industriale e verrà accompagnato da un piano di efficientamento. Il Campidoglio ha stilato dieci punti principali che descrivono i contenuti del nuovo contratto di servizio. Al primo punto figura l’applicazione dei costi standard per la determinazione dei corrispettivi per i servizi di TPL. I costi standard sono assunti come costi obiettivo a cui tendere con un programma di efficientamento da realizzare, a cura dell'azienda, entro il 31 dicembre 2016. A questo si aggiunge la previsione di un piano di efficientamento e recupero della produttività da chiudere sempre entro la fine del 2016. Per mantenere questo ultimo punto Atac dovrà assicurare, tra le altre cose, il miglioramento del parco mezzi e il progressivo ricorso alle tecnologie per il monitoraggio/certificazione del servizio e per migliorare l’informazione e la fruibilità dell’utenza. Atac dovrà inoltre aumentare i ricavi da mercato attraverso l'implementazione della rete di vendita dei biglietti e attraverso il contrasto di evasione e elusione (ad esempio garantire la vendita sui mezzi e riconvertire il personale di staff in profili produttivi adibiti alla controlleria). Segue poi la riorganizzazione e l’integrazione dell'offerta attraverso la razionalizzazione della rete di superficie e l'individuazione dei LAS, livelli adeguati di servizio, già stabiliti per il 2015 in 101 milioni di vetture/chilometri di superficie.
Entro il 2015 Atac dovrà dotarsi di un sistema automatizzato di controllo (in breve Avm) per la localizzazione tramite GPS e il monitoraggio di tutte le vetture indispensabile per effettuare le attività di monitoraggio, la certificazione dell'esercizio e migliorare la regolarità del servizio.
Attenzione al miglioramento del rapporto con l’utenza: per favorire la conoscenza della regolazione dei servizi affidati, Atac garantirà la pubblicazione periodica dei rapporti di servizio mensili sul suo portale web e un modulo per consentire agli utilizzatori del servizio di formulare reclami e segnalazioni inerenti il servizio e con i Municipi Atac garantirà, con cadenza semestrale, un confronto sul Tpl per verificare la rispondenza e le nuove esigenze di mobilità territoriale. Come previsto dalla legge e dal Protocollo d'Intesa sottoscritto da Roma Capitale e dalle Associazioni dei consumatori e utenti, è stato previsto inoltre il coinvolgimento di queste ultime nel monitoraggio quali/quantitativo del servizio attraverso una sessione annuale di verifica sul funzionamento dei servizi tra ente locale, gestore dei servizi e associazioni.
“Per quanto riguarda i servizi erogati agli utenti, tutti i mezzi in grado di circolare devono andare in strada", ha spiegato l’assessore ai Trasporti e Mobilità, Stefano Esposito. "Inoltre, bisogna assolutamente intensificare la lotta all’elusione attraverso l’aumento della vendita dei biglietti e l’aumento dei verificatori. Il primo e fondamentale passo è rimettere in moto la gara per i bus, a seguito della sigla di questo contratto di servizio. In questo momento abbiamo fatto quello che dovevamo fare: la ricapitalizzazione e il contratto. Con la Regione – ha concluso Esposito - a partire dal 24 agosto, cominceremo a lavorare alle diverse proposte, da quelle del sindacato alle nostre”.